27 novembre 2014

Solo DSG per le GTI italiche



Più o meno è grossa come la prima GTI. Parlo della Polo, che ha praticamente le dimensioni della capostipite delle Golf di razza e che si presenta nella nuova versione top. La Polo GTI ha ora 192 CV, raggiunge una velocità massima di 236 km/h e va da 0 a 100 in 6,7 secondi. Ma soprattutto, secondo l'abituale recente copione VW, ha avuto una notevole iniezione di tecnologia, che la colloca ai vertci della categoria per sofisticazione. Il motore è una nuova unità di 1798 cm3, bialbero con doppio variatore di fase, dotato del raffreddamento a liquido del collettore di scarico e di un turbo invero piuttosto semplice. Ha però due sistemi di iniezione, uno diretto e uno indiretto, che la centralina sceglie assieme alla differente alzata delle valvole di scarico per ottenere a seconda delle condizioni di funzionamento il miglior rendimento. Bello, direte, e chissà che coppia! Vero, 320 Nm tra 1.450 e 4.200 giri. Ma c'è un intoppo: solo con il cambio manuale a 6 marce, perché se la GTI ha il DSG (il doppia frizione cioé) la coppia scende a 250 Nm tra 1.250 e 5.300 giri. La potenza invece non cambia ma varia la sua diponibilità: con il manuale tra 4.200 e 6.200 giri, con il DSG tra 5.400 e 6.200. Curioso, vero? E ancor più la garanzia che le prestazioni in accelerazione non varino mei due casi. A proposito, la notiziona è che in questa versione della GTI il cambio manuale sia tornato disponibile, quindi good new per gli smanettoni. Ma non per quelli italiani, dato che da noi sarà venduta solo con il cambio a doppia frizione. Ricapitolando, hanno fatto una nuova versione con una coppia mega, poi ce n'è un'altra con il DSG pacco, quello da utilitaria che non regge più di 250 Nm. E in Italia importano solo la seconda. Bravi.

Le prossime ibride di BMW











BMW va avanti sulla strada della tecnologia elettrica, battendo tutte le strade. Dopo le elettriche pure i3 e i8, ora è la volta della nuova generazione delle ibride, il cui gruppo motore deriva dalla tecnologia applicata, appunto, sulla i8. Le nuove auto di questo tipo avranno la sigla eDrive e saranno "spalmate" su tutta la produzione, partendo dalla X5 per arrivare alle Serie 7, 5 e 3, cui si riferiscono le foto. Il motore elettrico è integrato nella trasmissione e la batteria al litio è collocata nel cofano posteriore; la ricarica avviene durante la marcia o tramite il collegamento a una presa di corrente. Sulla Serie 3 il sistema genera una potenza complessiva di 248 CV con una coppia massima di di 400 Nm e il range in modalità solamente elettrica è di 35 km con la batteria completamente carica; la velocità massima è però limitata a 120 km/h. Nell'abitacolo è posto il selettore per le modalità di funzionamento Comfort, Sport ed Eco pro, che corrispondono a specifici settaggi di cambio (a 8 marce), sospensioni ed erogazione del motore elettrico. A latere della presentazione, BMW ha voluto dare uno spaccato della sua visione del futuro dell'auto dal punto di vista tecnico: la propulsione elettrica andrà sempre più affermandosi, seguendo lo sviluppo degli accumulatori. Nella fase di passaggio saranno però le ibride a prendere il posto d'onore, impiegheranno perlopiù il motore elettrico e lasciando ai motori a combustione (pur necessari) i grandi spostamenti o le sparate sportive. Anche se elettrico non vuol dire rinunciare alle prestazioni: la Casa di Monaco prevede potenze fino a 500 kW (679 CV) sulle proprie auto, che con le usuali fortissime coppie di spunto di questi motori e la possibilità di modulare elettronicamente l'erogazione vuol dire prestazioni stratosferiche. L'ho sempre detto: il motore elettrico è il massimo; peccato le batterie siano il minimo.

25 novembre 2014

La volpe perde il pelo...





Le crisi passano, i presidenti (o almeno il loro gradimento) pure, ma la passione tutta a stelle e strisce per i pickup resiste a ogni mutamento. Con qualche piccola variante, per esempio la stazza. Così nello scorso mese di Ottobre, le vendite dei truck midsize, quelli cioè che sono considerati grandi da noi, ma ragionevolmente compatti in Usa, hanno avuto un balzo in avanti di quasi il 20%, 19,4% per la precisione. Quindi più piccoli ma sempre con il cassone, indispensabile per trasportare la birra necessaria al picnic e se possibile proudly made in Usa, come amano spesso citare gli yankee sui loro prodotti. gli Chevy Colorado e il GMC Canyon, paladini della categoria, hanno avuto infatti incredibili incrementi di vendite pari al 5.041% per il primo e addirittura al 13.240% per il secondo.

Ecco la mini-CLS















Attesa da tempo, la versione station della "piccola" CLS, la CLA è stata appena presentata con una gamma che ricopia in pratica quella della coupé, AMG compresa. Maggior spazio a disposizione, ma soprattutto un profilo più elegante e slanciato che pur nella minor stazza dà tono ed eleganza alla vettura. Il Cx medio di 0,26, che scende a 0,22 nelle versioini BlueEFFICIENCY, garantisce bassi consumi medi grazie alla sezione frontale di soli 0,57 m2, mentre l'accessoristica è completa come al solito in Casa Daimler, apertura elettrica del portellone compresa. Motori a benzina 1.6 e 2 litri turbo da 122. 156 e 211 CV e turbodiesel 2.2 da 136 e 177 CV, cambi manuali oppure a doppia frizione e 7 rapporti. Al vertice il 4 cilindri AMG da 360 CV con la trazione integrale 4Matic.

24 novembre 2014

Cadillac svolta









Cadillac è un marchio famoso per il lusso, all'americana s'intende, ma
lusso. Con il modello ATS-V, però la Casa cambia disco ed entra a testa bassa nel segmento delle sportive toste con un modello dal frontale in stile muscle car e prestazioni top che differisce dalla coupè vista a Detroit quest'anno, oltre alla trazione posteriore di default. 461 cavalli e 603 Nm erogati da V6 biturbo di 3,6 litri sono il più che rispettabile biglietto da visita della neonata delle serie V, quella che dal 2004 identifica le sportive del marchio, valori che consentono a questa Cadillac di raggiungere i 100 orari in 4 secondi e di sfiorare  una velocità massima di 300 km/h. Ma tutta la dotazione è di rilievo e ambisce a collocare sul mercato la ATS-V come una reale concorrente di Audi BMW e Mercedes: cambio automatico a 8 rapporti con paddle al volante, sospensioni a controllo elettronico di terza generazione con velocità di risposta aumentata del 40%, controlli di assetto e trazione avanzati, freni Brembo e un kit aerodinamico da pista per fornire maggiore deportanza. L'interno è in stile racing, con sedili ergonomici e plancia meno "americana" del consueto. La vettura arriverà in Europa e in Italia l'anno prossimo e il suo prezzo sarà strategico per determinarne il successo.

Il nuovo stile delle Lexus







La Lexus LF-C2 appena presentata a Los Angeles è il trailer del nuovo stile della Casa, almeno secondo le dichiarazioni del vicepresidente Jeff Bracken, pur se di fatto si tratta di una concept. Beh, il minimo che si possa dire quanto a stile è che il brand debba ancora compiere qualche passo avanti sul cammino dell'evoluzione, soprattutto se parliamo del frontale. Le linee spigolose con angoli morbidi sono infatti un po' kitsch e un po' già viste e soffrono comunque della solita "malattia" dei giapponesi: la ridondanza. Comunque, sotto il cofano i gruppi della RC, quindi un V6 di 3,5 litri oppure un due litri turbo; ma anche la possibilità del V8 da 460 CV della F, cosa che farebbe della LF-C2 una potenziale concorrente sui mercato delle cabrio sportiveggianti di lusso. Sul mercato americano però.

20 novembre 2014

Subaru Viziv GT



Sempre giù di Gran Turismo, ecco la Subaru Viziv GT (un po' prototipo Saab nel profilo) sviluppata per il gioco ma che potrebbe... Ok, motore 2 litri turbo, quello della BRZ, e tre motori elettrici, uno davanti e due dietro, mantenendo così il concetto di trazione integrale tipico del brand. Potenza complessiva 600 CV con coppia massima di 804 Nm. Beh, sul videogioco basta scriverlo, ma mi sembra un target impegnativo, anche se si disponesse di un motore tipo Golf R 400, se non altro perché per alimentare due motori elettrici da 200 CV ci vuole un bel pacco batterie e tutta 'sta roba, 4x4 incluso, porterebbe il peso a livello camion.

Good morning Chaparral













Certo che a vederla è decisamente più estrema di quanto si potesse immaginare. La Chaparral 2X  sta alla Corvette come la Toyota FT-1 alla GT-86 e in questa veste è davvero difficile imnmaginarla per un uso meno virtuale di quello legato a Gran Turismo, anche perché vedo grossi problemi per l'omologazione di una coda a fuso da parte dell'NHTSA. Rimane però il concetto che potrebbe essere sviluppato, ma a dire il vero non capisco dove stia la trasmissione, a meno di non riesumare le catene laterali tipo Fiat Mefistofele.



18 novembre 2014

La più cattiva delle Q3



Al vertice della rinnovata gamma della Audi Q3 c'è ancora la RS Q3, rivista e corretta per dare un po' di thrill in più. Il 5 cilindri in linea (quello della TT) eroga 340 CV e 450 Nm, sufficienti a sparare la RS da 0 a 100 in 4,8 secondi e a farle raggiungere i 250 km/h; per godersi anche il sound ci sono poi delle valvole sulla tubazione di scarico che aumentano la sonorità quando si spinge a fondo. Cambio S tronic a 7 marce con l'ultimo rapporto lungo per abbassare il regime in autostrada, trazione ovviamente quattro, nuova frizione a lamelle per la ripartizione di coppia, cerchi da 19 e in opzione da 20. Il telaio sportivo è di serie, i proiettori a led pure, gli ammortizzatori adattivi no. Cavolo su una RS... Beh, comunque sempre meglio di Porsche, che prevede il tergilunotto optional per la Panamera.

VW a Los Angeles











A Los Angeles VW porta due sportive top: la Golf R 400 già vista a Pechino e l'ennesima citazione per Gran Turismo 6, una GTI Roadster che ancora una volta per il salone passa dal virtuale al reale; è meno di una concept e non è affatto detto vada in produzione, ma con VW non si sa mai... Comunque la R 400 con ogni probabilità sarà messa sul mercato, anche in qualità di "vettura promozionale" per quello che il gruppo intende fare in futuro con i modelli top: downsizing a manetta e 4 in linea nobilitati a livello dei V8 (o tempora!). La Roadster l'abbiamo vista al Wörthersee e anche lei ci sta in un futuro che vedrà le sportive "estratte" dalle auto "normali": la scocca è infatti quella di una Golf, anche se il V6 biturbo da 510 CV e 560 Nm fa la sua bella differenza. Rimane dietro le quinte comunque il concetto di duplicazione spinta di marchi e concetti che abbiamo visto determinare il flop della Phaeton, ma VW non molla anche dopo gli insuccessi. Anyway, ruote da 20, trazione integrale, cambio DSG a 7 marce completano il quadro. Interessa?

17 novembre 2014

Maybach in sedicesimo







Da una parte AMG, dall'altra Maybach. Ambito Mercedes; in particolare trattasi di scappatoia per recuperare il big flop del marchio di lusso che ad Agosto 2012 ha chiuso i battenti. Ora la gamma della Casa prevede a un estremo le supersportive di Affalterbach e all'altro le Mercedes-Maybach, brand che sarà applicato alle versioni più lussuose; vedremo la capostipite ai saloni di Los Angeles e Guanzhou, la S 600 dotata del rinato V12 biturbo 5.5 litri da 537 CV e 830 Nm (un po' pochini no? una volta erano 1.000 negli AMG...). Per chi trova eccessivi dodici cilindri si saranno comunque anche una S 500 dotata del V8 biturbo 4 litri da 461 CV e 700 Nm e una S400 tremila con il V6 da 387 CV e 480 Nm, che  sarà peraltro l'unica disponibile anche in versione 4-Matic. Certo che il sogno di competere con Rolls e Bentley ormai...

Il futuro di Toyota (e di BMW?)



Mirai, futuro in giapponese. Questo il nome della nuova vettura a idrogeno del brand, che prende il posto della FCV e proietta le vetture a fuel cell nella nuova generazione di sviluppo. La vettura viene lanciata ufficialmente in Giappone in questi giorni e il suo arrivo in Europa è previsto per l'Estate del 2015, con un prezzo attorno ai 45.000 euro. Secondo Akio Toyoda, il boss della Casa che ha presentato personalmente l'auto, la Mirai rappresenta un punto di svolta per questo tipo di vetture, per la sua autonomia vicina ai 500 km e per il baricentro basso (tipico tallone d'Achille delle fuel cell, il baricentro alto intendo). Il gas è contenuto in una bombola ad altissima pressione (700 bar) sotto il pianale della vettura e alimenta un cella a combustibile capace di fornire sufficiente energia a un motore a magneti permanenti da 137 CV, abbastanza, Toyoda dixit, per alimentare una normale casa per una decina di giorni. Altro elemento a favore della sua diffusione, il rifornimento che avviene in soli 5 minuti. Rimane da stabilire dove effettuarlo, vista l'inesistenza di una rete specifica, ma soprattutto come produrlo, l'idrogeno. La maggior parte di quello disponibile è infatti ottenuto per reforming dal metano e risulta quindi piuttosto antieconomico rispetto all'uso diretto del gas naturale; inoltre causa comunque un rilascio di carbonio nell'ambiente, seppur indiretto. La vettura avrà comunque uno sviluppo serio, visto che anche BMW intende sfruttarne la tecnologia per la sua prossima i5, che dovrebbe appunto impiegare l'alimentazione a fuel cell. Rilevo che finalmente la Casa di Monaco pare abbia abbandonato la sua deriva verso l'uso dell'idrogeno nei motori a combustione, tanto irrazionale quanto giurassica nel concetto ispiratore.

Chaparral 3.0






Ormai mostrare le novità sportive in anticipo mediante le vetture virtuali di un videogioco è più che una moda un reale sistema di lancio commerciale. Così anche Chevrolet si adegua e ingaggia Gran Turismo 6 per la sua prossima vettura prestazionale da far debuttare al Los Angeles Motor Show, vettura che porta un nome decisamente importante quanto impegnativo: Chaparral 2X.  Il nome fa ovvio riferimento alla racer di Jim Jall che negli anni '60 e '70 fu protagonista di vari campionati e in pratica introdusse per prima il concetto di effetto suolo con la versione 2J; l'auto impiegava infatti due ventilatori posteriori per far "aderire" la scocca alla strada. La Chaparral del terzo millennio è opera del capo designer di GM Ed Welburn e tutto lo staff si affanna a fare statement sulla sua assoluta virtualità, affermazioni che siamo però abituati a considerare di facciata. C'è infatti un elemento concreto a smentire questa tesi, il fatto che l'auto non prenda nulla dalla Corvette ma sia a motore centrale come anticipato dai leak sul nuovo modello prestazionale di Chevy. Dal teaser si prospetta poi un altrettanto esclusivo sistema di illuminazione. Aspettiamo l'apertura del salone per ulteriori primizie.

11 novembre 2014

Più cattiva che mai la X-Bow racing




Ve la ricordate la KTM X-Bow? Sì, parlo di quella vetturetta in stile molto british (tipo Atom) con il telaio in carbonio progettato dall' ingegner Dallara, motori VW turbo a benzina, da guidare con il casco. Un'auto che ha dato origine con la sua uscita semi-ufficiale dal mercato alla Alfa Romeo 4C che impiega, appunto, la prestigiosa scocca della prima incursione nel mondo auto del famoso brand motociclistico austriaco. Bene, eccola di ritorno, ma sulle piste. Tutto grazie alla Reiter Engineering, azienda specializzata in vetture racing che sta mettendo a punto un versione pistaiola della X-Bow derivata dalla GT4 del 2008, di cui è stato diffuso per ora soltanto il teaser. Un notevole cambiamento per un team abituato a lavorare sulle Lamborghini e che con questa realizzazione ambisce a mettere sul mercato un'auto "pronto corsa" per i mercati europeo, americano e asiatico. Certo che però il cofano posteriore è molto in stile Sant'Agata; le abitudini...

Sempre più Diesel per VW



Appena presentata la versione da 240 CV nella nuova Passat ed ecco
l'upgrading a 272, cavalli intendo. Parlo di motori VW e in particolare dell'' evouzione
dell'unità di due litri attualmente impiegata nella gamma, recentemente
rinnovata per rientrare nelle più stringenti regole anti-inquinamento.
Di prammatica, secondo la nota regola del techno spamming vigente nel gruppo, l'impiego del turbo a due stadi con soffiante elettrica di supporto, come sugli ultimi motori Audi. Un notevole balzo in avanti sulla strada della potenza specifica, che ora viaggia verso i 140 CV/litro e supera quella del V6 di 3 litri recentemente installato sull'Amarok e sul Touareg. Ancora nessun dato ufficiale invece sulla coppia, che dovrebbe comunque collocarsi attorno ai 500 Nm. La dotazione tecnologica comprende iniezione diretta a 2.500 bar e fasatura variabile; la nuova unità è destinata ai modelli alto di gamma e chiarisce bene come intendano alla Volkswagen il concetto di downsizing, anche se il minor frazionamento, pur a parità di potenza, dà inevitabilmente luogo a sound e feeling decisamente meno gradevoli. Tanto per gradire e per non lasciare a Chrysler la palma del cambio automatico con il maggior numero di rapporti, è stato annunciato anche un cambio doppia frizione a 10 rapporti. Tiè!

Le due anime della Civic





Ok, questo arriva dalla segnalazione di un amico su FB (grazie Fabio), ma lo riprendo perché è davvero forte. E' un video sulla nuova Honda Civic Type-R molto innovativo, perché è composto in pratica da due filmati che scorrono in contemporanea. Quello di default riguarda una normale Civic, l'altro, accessibile premendo in qualunque istante la lettera R sulla tastiera, la nuova cattiva di casa. Carine anche le diverse ambientazioni dei due filmati, una tutta casa e bimbi, l'altra piùttosto off ma a lieto fine. In ogni caso il sound della nuova Civic è spaziale, da vera auto da corsa. Enjoy.

10 novembre 2014

Pure il marchio!













Non vi ricorda nulla? Si chiama Landwind X7, è (ovviamente) cinese e rappresenta l'ennesimo clone di un'auto di successo europea. E se avete il minimo dubbio aggiungo che il fatto che mimi la Range Rover Evoque è fuor di dubbio, a riprova che, come dice il proverbio, il lupo perde il pelo... Cioè che le fabbriche del Celeste impero non perdono il vizio di clonare le auto europee e che lo fanno in tutta tranquillità, alla luce del sole, tanto che questa X7 sarà presentata al salone di Guanzhou tra pochi giorni. Perché lo fanno? Ma è ovvio, per sfruttare la manodopera a basso costo e guadagnare un mercato "affamato" di bellezze del Vecchio Continente con beauty a basso costo: questa costerà infatti circa 16.000 euro al cambio. Inoltre la giustizia locale tende a sentenziare sempre a favore dei produttori nazionali, riducendo così il rischio di costosi risarcimenti, mentre i clonati devono fare buon viso a cattivo gioco per non venire estromessi dal mercato più promettente del mondo. Land Rover è a infatti pochissimo dalla joint venture con Chery per produrre localmente e non può certo farsi scappoare l'affare. La X7 ha un 2 litri turbo da 190 CV e 250 Nm e deriva, mediante un accorciamento del pianale, dalla sorella maggiore X8; ha la trazione integrale ed è dotata di un cambio automatico a 8 rapporti. Come dire, anche nei particolari...






06 novembre 2014

La Vision G-Code guarda avanti










La nuova sport utility concept di Mercedes debutterà al Los Angeles Auto Show ma nel frattempo è stata protagonista di un'anteprima destinata a celebrare l'inaugurazione di un centro di engineering a Pechino. Si chiama Vision G-Code, deriva chiaramente da una GLA, ma è più corta, decisamente futurìbile nell'allestimento interno e, soprattutto, dotata di un sistema di propulsione ibrido di nuovo tipo, che prevede il motore a combustione che agisce sulle ruote anteriori e uno elettrico su quelle posteriori, uniti tra loro da una frizione a lamelle a controllo elettronico e con la possibilità di funzionare singolarmente oppure assieme. Ma l'elemento capace di  distinguere maggiormente questa concept, che certamente non andrà in produzione, è la speciale vernice fotosensibile di cui è rivestita, che praticamente trasforma l'intera vettura in un unico grande pannello fotovolatico. Il corpo in fibra di carbonio della vettura, inoltre, nasconde altre peculiarità, come la possibilità di sfruttare i movimenti degli ammortizzatori oppure (ma solo da ferma) il vento per generare elettricità e ricaricare così le batterie. Insomma un dimostratore viaggante di quello che Mercedes sta studiando per le auto del prossimo (beh, forse anche un po' più in là, diciamo) futuro.

La F-TYPE nel deserto dei record



Vista la mala parata del gruppo con la SpaceShipTwo di Virgin Galactic, appena precipitata durante un volo di prova, Jaguar corre ai ripari con un altro partner estremo: Bloodhound SSC, la vettura che tenta con Andy Green il nuovo record assoluto di velocità terrestre raggiungendo le 1.000 miglia orarie, 1.609 km/h. Sul morbido terreno del deserto di Haskeen Pan, in Sudafrica, una F-TYPE R Coupé a trazione integrale, la vettura che debutterà ufficialmente al salone di Los Angeles il prossimo 19 Novembre, ha svolto i test di comunicazione ad alta velocità con l'ausilio di un jet; l'auto era guidata da Richard Noble, l'uomo al comando del gruppo del record oltre che produttore di una serie moolto limitata di supercar estreme. Il test era basato sull'incrocio di velocità: il reattore passa a circa 15 metri di altezza alla velocità di 800 km/h mentre la F-TYPE procede a tavoletta in senso opposto. La velocità relativa dei 2 mezzi supera così i 1.100 km/h e l'efficacia della comunicazione nei due sensi, anche se manca un bel 500 orari alla top speed, sembra sia stata garantita. Vabbè, tutta la faccenda è decisamente tirata per i capelli: è come dire che una Lamborghini va così forte perché le fodere dei sedili sono ad alta tecnologia. Comunque che grazie alla trazione integrale la F stia sui 4 secondi sullo 0-100 e che anche a 300 al'ora rimanga stabile sul quel fondo morbido è un fatto.




05 novembre 2014

La nuova A8 debutta a Los Angeles





Insomma, Marc Lichte è ispirato un po' da tutta la produzione Audi e non vedo come potrebbe essere altrimenti, vista la sua posizione di nuovo capo del design del brand e come il marchio dei quattro anelli tenga alla sua tradizione stilistica, che tuttavia, a mio parere, indugia un po' troppo nell'understatement e nel concetto di world car. Comunque questa è la nuova A8 e il palcoscenico del salone di Los Angeles è probabilmente il migliore per un'auto di questa stazza. Che però, a sentire Lichte, si ispira addirittura alla 90 IMSA GTO del 1989; auto mitica che ricordo di essermi gustato (senza però salirci, porca miseria) alla presentazione a Misano di una S4. Anche al minimo lo scarico laterale sparava una fiamma blu da sballo, molto racing estremo. Chissà se anche dallo scarico della A8...

Non più soci ma acquirenti



Quando una decina di giorni fa il gruppo Daimler ha venduto le azioni di Tesla, molti pensavano che le dichiarazioni di Zetsche a proposito del mantenimento della collaborazione e delle relazioni industriali con la Casa californiania fossero un placebo. Niente di più falso, visto che sulla nuova Classe B elettrica, appena presentata, sono montati propulsore e accumulatori di provenienza Tesla. La vettura, che dovrebbe arrivare sul mercato nel corso del 2015 e che rappresenta, soprattutto sul mercato Usa, il tentativo di Stoccarda di contrastare il crescente successo della concorrente BMW i3, ricorre al know how del brand d'Oltreoceano per contenere i costi di sviluppo dato che secondo il ceo oggi nessun costruttore può avere un ritorno economico in tempi ragionevoli dagli investimenti in campo elettrico. Il settore elettrico non è strategico, non rende, ma dev'essere comunque presidiato, quindi, una considerazione che vista da un'altra angolazione prova una volta di più l'abilità nel business di Musk.

Anche GTS la Cayenne



Le sigle di Porsche sono sempre le stesse, ma i contenuti cambiano. Così la nuova Cayenne GTS è un'evoluzione della recente S presentata a Parigi: il V6 di 3.6 litri ha guadagnato 20 CV e ora eroga 440 CV, mentre la coppia è salita a 600 Nm. Migliorano anche le prestazioni e magicamente scendono i consumi, certo sempre secondo i famosi cicli UE che in genere corrispondono a percorsi su marte. Lo scarico più libero ad hoc dovrebbe compensare la perdita di sonorità rispetto al V8, mentre la scocca impiega gli ammortizzatori attivi PASM di serie che fanno scendere di 24 mm

l'altezza da terra. I freni della Turbo con le pinze rosse sono decisamente la ciliegina sulla torta.

04 novembre 2014

EICMA 2014















































































































Come di prammatica il giro al motosalone, antica denominazione dell'Eicma sempre valida per gli appassionati. Non tira una grande aria: poca gente, giornalisti e pure fanatici, e poche novità di nota. Insomma anche nel campo moto l'uscita dalla crisi richiede ancora il binocolo e nell'attesa gli investimenti languono. Comunque la gallery ci sta sempre e c'è davvero di tutto: dalle special alle nuove touring, dalla neo R1 alle biciclette che sembrano moto (voglio vedere poi a pedalarci, con quelle gomme da tirarsi dietro), oppure elettriche di terza generazione (Piaggio), alle vintage di ritorno di Ducati (la Scrambler) e Mash by Fantic Motor. Oppure ai quattro e tre ruote, cone quello Harley nella più pura retorica Usa. Lì di fianco però, dietro le tende, l'elettrica Livewire, il futuro di Milwaukee. E per finire le poliziotte sexy, ciliegina sulla torta.

Solo inutili o anche pericolose?

I test di guida autonoma proseguono tra difficoltà tecniche, indagini, e trascurabile impatto economico. C'è da domandarsi se si tratti ...