Dalle nostre parti le chiamavamo dune buggy, ma negli Usa sono sempre state le Meyers Manx, dal nome di marito e moglie creatori del mito. Che oggi rinasce in chiave moderna.
Quando nel 1964 Bruce Meyers prese un telaio VW Maggiolino, lo accorciò e realizzò una carrozzeria aperta in vetroresina da montarci sopra, non sapeva ancora di aver creato la capostipite di tutte le fun car, antesignana di ogni SUV, intendendo alla lettera la sigla Sports Utility Vehicle.
Un concetto di automobile spensierato e divertente, diametralmente opposto a quello assai più pesante di mero mezzo di trasporto cui ci vogliono forzatamente abituare oggi.
Il passare del tempo non ha però cancellato del tutto la vocazione del marchio e se la vettura originale era fondamentalmente soltanto una scocca in fibra di vetro, la nuova proprietà Trousdale Ventures ha introdotto alcune nuove idee, compresa una
una versione elettrica 2.0 EV che dispone di un'autonomia di oltre
480 chilometri.
Ma anche un kit rimasterizzato che modernizza le buggy e offre, ad esempio, un baule con chiusura a chiave per riporci l'attrezzatura da spiaggia, oppure una versione a 4 posti.
L'offerta base include la carrozzeria del veicolo, il cruscotto e i componenti di rivestimento, mentre l'acquirente deve procurarsi tutto il resto, cosa non del tutto facile né a costo zero vista la data di uscita di produzione del Maggiolino. Il costo è di 5.995 dollari e la società mette l'accento sul fatto che le nuove tecnologie produttive hanno permesso di realizzare pezzi di grande precisione che facilitano il montaggio anche ai neofiti; di fatto non è nemmeno più necessario disporre di un telaio VW, perchè la scocca si adatta anche ad altre soluzioni. Certamente però senza una consolidata esperienza meccanica, un'officina a disposizione e un budget assai superiore a quello del mero acquisto del body kit, realizzare la propria buggy non sarà alla portata di tutti.