Questa è davvero forte e viene dalla Grande Mela. Là la nipponica Honda ha presentato al NY Motor Show l'ennesima generazione della Odyssey, very common car in terra yankee. Dov'è la notizia, direte voi? Vero, sulla macchina non c'è molto da dire: 7 posti, spaziosa, adatta alle famiglie; che noia. Ma è sulla funzionalità che casca l'asino. Ergo, la Odyssey è la prima auto di serie al mondo dotata di un aspirapolvere incorporato. L'HondaVac (gli americani li chiamano vacuum cleaner) è stato sviluppato con un costruttore continentale ed è collocato sulla sinistra del bagagliaio, in un vano apposito. Da lì, mediante un lungo tubo che può raggiungere ogni parte della vettura, ci si può dedicare a uno degli sport domenicali (ancora? Forse) preferiti degli italiani, la pulizia della propria auto. Il motore elettrico è connesso al sistema della vettura e permette l'uso heavy duty, cioè prolungato. Fantastico. L'era delle prestazioni, della potenza delle doti dinamiche forse è tramontata davvero. Ora siamo nella clean era.
28 marzo 2013
La prima della stirpe
Questa è davvero forte e viene dalla Grande Mela. Là la nipponica Honda ha presentato al NY Motor Show l'ennesima generazione della Odyssey, very common car in terra yankee. Dov'è la notizia, direte voi? Vero, sulla macchina non c'è molto da dire: 7 posti, spaziosa, adatta alle famiglie; che noia. Ma è sulla funzionalità che casca l'asino. Ergo, la Odyssey è la prima auto di serie al mondo dotata di un aspirapolvere incorporato. L'HondaVac (gli americani li chiamano vacuum cleaner) è stato sviluppato con un costruttore continentale ed è collocato sulla sinistra del bagagliaio, in un vano apposito. Da lì, mediante un lungo tubo che può raggiungere ogni parte della vettura, ci si può dedicare a uno degli sport domenicali (ancora? Forse) preferiti degli italiani, la pulizia della propria auto. Il motore elettrico è connesso al sistema della vettura e permette l'uso heavy duty, cioè prolungato. Fantastico. L'era delle prestazioni, della potenza delle doti dinamiche forse è tramontata davvero. Ora siamo nella clean era.
27 marzo 2013
007 in Range a Manhattan
Manhattan chiusa al traffico è già da sola una ricorrenza da
segnare sul calendario, ma se è anche l'occasione per l'agente 007 di
battezzare una nuova Range Rover, allora è davvero un evento.
L'occasione, la presentazione al salone dell'auto di NY della nuova Range Rover Sport, per la quale Daniel Craig ha girato un corto sotto la direzione dell'hollywoodiano Jonathan P. B. Taylor. Dopo
un giro per una Manhattan da Armageddon, con le strade chiuse al
traffico, Craig ha raggiunto lo Skylight at Monihan Station, nell'Ottava
Avenue, luogo dell'evento ufficiale, dove ha incontrato gli ospiti
della serata d'onore, tra i quali la modella Yasmin Le Bon, la designer Jade Jagger (ricorda qualcosa?) e l’olimpionica britannica Zara Phillips. Se volete dare uno sguardo al video lo trovate qui: http://www.newrangeroversport.com"www.newrangeroversport.com. 007 Trasla quindi dalla Aston Martin alla Range Rover, due miti britannici del comfort e del lusso. Il nuovo modello Sport dispone di quattro motori, il 5.0litri V8 da 510 CV e il nuovo 3.0 litri V6 da 340 (quello della Jaguar F-Type) oltre ai 3 litri V6 da 258 e 292 CV. Più avanti il 4.4litri SDV8 da 339 CV e un ibrido Diesel nel 2014.
26 marzo 2013
Raepetita juvant
Mi sa che quelli della McLaren sono andati a scuola alla VW. Nel senso che dalla capostipite MP4-12C stanno originando famigli un po' come il principio in base al quale quelli di Wolfsburg spalmano su tutti i brand i risultati della loro tecnologia. Così, dopo la capostipite MP4-12C in posizione mediana e la Hypercar P1 appena presentata, ecco la P13, versione relativamente più economica che dovrebbe essere messa in vendita a cavallo dei 130.000 € e quindi far concorrenza alla Porsche 911 Turbo. Target di produzione 2500 esemplari all'anno, motore derivato dal proteiforme V8 ad albero piatto Ricardo da 3,8 litri (cilindrata cara ai british, requerde Jaguar) qui "spompato" a soli 450 CV. Sufficienti comunque per uno 0-100 sotto i 4 secondi e una velocità massima ben oltre i 300 orari, mentre anche il cambio è il "solito" italiano Graziano a 7 rapporti. Debutto nel 2015, con una linea che secondo indiscrezioni sarà più simile alla P1 che alla 12C e quindi una tantino, diciamo, vistosa.
22 marzo 2013
Logo sonoro?
A volte il marketing ha delle uscite quanto meno curiose. E' il caso del nuovo logo sonoro di BMW, un concetto che d'acchito sfugge ma che, sulla scorta di ciò che si intende per logo, dovrebbe rappresentare un concentrato dei caratteri elettivi del marchio a livello uditivo, quindi una sorta di jingle. Ma ascoltando il prodotto, fatelo anche voi, la prima cosa che ti viene in mente è che si tratti di uno spot. Troppo lungo, troppo tirato in là. Un logo dev'essere "compatto" istantaneo. Capisco volerci mettere tutto '"universo" BMW, ma forse è un po' prolisso, no? Comunque tra poco lo vedremo in ogni comunicato. Valutate voi l'effetto.
Che sia l'antiferrari?
Ve lo ricordate l'ingegner Lombardi, quello della Ferrari e delle testate Triflux della Lancia ECV degli anni '80? Bene dal suo cilindro ha estratto un altro motore ad alte prestazioni, quello della Icona Vulcano, che sarà presentata ufficialmente al prossimo salone di Shangai. Il progetto ha comunque il crisma dell'internazionalità: il designer è il francese Samuel Chuffart (Nissan, Jaguar-Land Rover e Bertone), il centro stile è a Shangai e lo studio di progettazione tecnica a Torino, dove pure la vettura viene effettivamente realizzata. La Vulcano è la "conseguenza" della Fuselage, esposta al salone cinese nel 2011 e rispetto alla quale (era una vettura elettrica) incarna un deciso ritorno alla meccanica tradizionale. Vanta infatti un motore V12 da 900 CV collocato anteriormente entro l'assale, con i dati prestazionali condensati in uno 0-200 km/h in meno di 10 secondi e una velocità massima di 350 km/h. Per ora dobbiamo accontentarci del teaser; il 16 aprile quella che potrebbe essere una reale concorrente della LaFerrari sarà svelata.
21 marzo 2013
E se si rompe?
Ancora (in pratica) non ci sono e già è nato un servizio di soccorso. Parlo di auto elettriche e del servizio lanciato dal gruppo IMA Italia Assistance, che ha messo in piedi una rete specializzata nel soccorso di questo tipo di veicoli. A dirla tutta, l'iniziativa "copre" anche le autovetture ibride e ciò dà maggiore funzionalità a un'iniziativa altrimenti (sinceramente) un po' velleitaria. E' vero tuttavia che l'approccio a un'automobile che al posto o in assistenza al motore a combustione ha batterie e cavi ad alta tensione richiede competenze specifiche per non correre rischi. I progetti recenti, infatti, hanno pressoché tutti tensioni di lavoro attorno ai 300 V, per di più in corrente continua, più che sufficienti per causare la morte per folgoramento qualora si venga in contatto con un conduttore scoperto. Non a caso i manuali di uso e manutenzione dei veicoli elettrici fanno esplicito divieto di intervenire sulle parti in tensione della vettura.
18 marzo 2013
Niente sconti, siamo inglesi
Il marchio Rolls Royce è sinonimo di esclusività sotto ogni punto di vista, ma anche per un brand così importante l'esigenza di espansione è concreta. Così negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di nuovi modelli per così dire, "economici", ovviamente il termine inteso in chiave Rolls. La recente Wraith Coupé, basata sul modello Ghost, non darà così origine a una nuova serie di vetture in downscaling economico, parola di Torsten Müller-Ötvös, boss dell'azienda. La Wrait sarà in vendita infatti a 215.000 sterline, circa 251.000 euro, prezzo mediamente più basso rispetto alle "abitudini", e secondo Müller-Ötvös sarebbe facile per la Casa mettere in catalogo vetture con un prezzo ancor più abbordabile, attorno alle 150.000 £, oltre 175.000 €, ma ciò corrisponderebbe a un abbassamento di livello assolutamente atipico che metterebbe a rischio la classe del brand. Allo stesso tempo non sarà esaminata la produzione di un Suv, poichè un acquirente Rolls Royce è abituato al meglio in ogni campo e, sempre secondo Müller-Ötvös, se ha bisogno di una vettura di questo genere sceglierebbe una Range Rover, così come una Ferrari per la guida sportiva. Se avevate il dubbio (non ci dormivate la notte, suppongo) che Rolls seguisse la strada Bentley, quindi, forget it. Ce ne fosse ancora bisogno, questa è la prova che BMW e gruppo VAG, rispettivamente proprietari dei marchi, hanno idee radicalmente diverse sulla loro evoluzione.
15 marzo 2013
Una Corvette wagon, wow!
Questa è davvero tosta; una Corvette station wagon non si è mai vista e rappresenta davvero una primizia. E ci voleva Callaway, il preparatore USA che noto per "aggiungere" compressori ai grossi V8 Chevrolet, per realizzarla, anche se a dire il vero qui si parla di modifiche di carrozzeria e non di potenziamenti. Si chiama Callaway AeroWagon e utilizza un processo di fabbricazione che si chiama KRTM (Kramer Resin Transfer Molding) per unire le parti in carbonio a formare l'innovativa parte posteriore della scocca. La struttura shooting brake permette così un bagagliaio con portellone e viene realizzata a partire dalla scocca di una Corvette C7 con un costo addizionale attorno ai 15.000 $, meno di 11.500 €, che sommati al necessario per la vettura base (da 55.000 a 120.000 $, cioè da poco più di 42.000 a 91.900 €) risultano tutto sommato ragionevoli per una sportiva davvero diversa. Sarà disponibile da settembre nelle concessionarie Callaway in tutti gli States.
13 marzo 2013
Comprala, I dare you
Ma non avevano detto di aver chiuso la produzione? Invece a Ginevra, a sorpresa, riecco la KTM X-Bow, proprio in contemporanea con il debutto dell'Alfa 4C che, ricordo, nasce proprio sulle scocche delle "vecchie " X-Bow rimaste inutilizzate dalla Casa austriaca. Ma ora hanno aggiunto la sigla GT e questo cambia tutto. Anche perché la nuova versione si può finalmente guidare anche senza casco, grazie al parabrezza, alle porte (porte?) e al soft top amovibile di cui dispone. Non è cambiato nulla, invece, dal punto di vista delle "promesse emozionali" che la piccola bomba può offrire: 285 CV, 847 kg (fanno meno di 3 kg/CV) e una coppia massima di 420 Nm. Merito del 4 cilindri turbo VW, che schioda 4,1 s da 0 a 100 km/h e un'accelerazione laterale di 1,5 g ma "appena" 230 km/h di velocità massima, a causa del non basso Cx necessario a tenere "sulla terra" la bestiola. E il tutto senza ricorrere a gommature record: 205/40 17 all'avantreno e 255/35 18 dietro. Cambio a sei rapporti, con un doppia frizione (VW ovviamente) in arrivo. Ma la vera chicca sta nelle dichiarazioni del grande capo di KTM Stefan Pierer, che prevede l'intsllazione del 5 cilindri della Audi TT RS da 340 CV qui "ritoccato" per raggiungere i 480 CV, che porterebbero il rapporto peso/potenza a poco più di mezzo chilo per cavallo, meglio di una moto supersportiva, in pratica. Quindi è confermato che non occorre spendere una fortuna per sensazioni da vero sballo. Anche se tutto sommato 50.000 euro...
12 marzo 2013
4C sound
In questo video, rubato al salone di Ginevra, si può apprezzare il sound della Alfa Romeo 4C, emesso dai due scarichi con tubi coassiali di grande effetto. Un breve intermezzo sugli interni, sottolineato dal fastidoso clic clac delle frecce, e ancora il sound mentre l'auto entra nella sala del Salone per essere esposta.
11 marzo 2013
Alpine, ritorno alla 24 ore.
Dire Alpine è come dire rally di Montecarlo, dove le berlinette A110 avevano un ruolo dominante, ma anche una sorta di formula propedeutica per le categorie maggiori: Emerson Fittipaldi iniziò infatti la sua carriera proprio con una Alpine. Logico dunque che, dopo l'evento ricostitutivo del marchio, la firma del contratto con la Caterham nel novembre scorso per una nuova auto che sarà presentata nel 2016, segua anche un impegno nelle competizioni. Che qui hanno il sapore dell'endurance, con la decisione di partecipare al campionato European Le Mans Series oltre che alla 24 ore nel prossimo giugno. L'accordo con la Signatec prevede lo sviluppo di un prototipo LMP2 con motore Nissan, che debuuterà con i suoi 500 CV a Silverstone il prossimo 13 aprile. Dopo PSA, quindi un altro costruttore francese difenderà il colore azzurro nella più bella gara di durata del mondo.
Con la Sport fanno tre
A Ginevra ancora in corso, cominciano le anticipazioni del salone di New York, che inizia il prossimo 26 marzo. E lì Range Rover presenterà la nuova Sport e l'evento si potrà seguire anche in diretta webcast con il microsito http://www.newrangeroversport.com, dove occorre registrarsi per avere accesso a tutte le info. Intanto il teaser è davvero "al volo" e occorrerà aspettare le 1.30 antimeridiane del 27 marzo (le 19.30 a NY) per avere dettagli anche visivi sulle caratteristiche della nuova auto. Per ora sappiamo solo che sarà nel mood tracciato da Evoque e Range classica.
Una Mustang anche per noi
Da Automotive News arriva la notizia della nuova sfida in Casa Ford: realizzare una Mustang per il mercato globale. Compito mica facile, dato che l'antesignana per eccellenza delle muscle car USA piace appunto su quel mercato (anche se la Camaro le ha assestato un colpo mica da ridere), ma cede molto rispetto a un gradimento su mercati che amino prodotti meno vistosi e più di sostanza. Il capo del design Martin Smith riconosce come il compito sia arduo e che manenere l'appeal degli yankee entusiasti mentre si cerca attenzione anche all'estero sia una sfida sul filo del rasoio. Bisogna dire che i prodotti Ford per il mercato europeo e più in generale globale non brillano per originalità e styling d'effetto, mentre da una sportiva ci si attende, almeno nel Vecchio Continente, un look che ne crei l'immagine. Che dire, auguri, anche perché i problemi non si esauriscono soltanto a livello estetico. Negli USA la Mustang è disponibile con motori V6 e V8 da 309 a 426 CV e cilindrata da 3,7 a 5 litri, decisamente fuori registro sul nostro mercato. Da noi occorrono invece potenze specifiche decisamente maggiori o cilindrate più ridotte, anche per una sportiva con il nome di un cavallino.
Un mito davvero per tutti
Al salone aveva costantemente attorno una tale folla da far pensare malignamente avessero pagato apposta una claque per ragioni d'immagine. E invece no, l'attenzione, l'entusiasmo e l'ammirazione per una Ferrari sono del tutto autentici e provano come la gente si nutra di sogni anche durante le crisi più dure. Bene, bravi. La Ferrari LaFerrari è indubbiamente un assoluto (stendiamo un velo sul nome, però, davvero una scelta provincial-kitsch e anche un po' cheap) e adotta un configuratore http://www.laferrari.com/it/ all'altezza, con un video d'apertura davvero d'effetto. Ma la chicca si trova nella parte styling, dove i tre colori in cui la vettura è disponibile (incredibile, solo tre? Ma no, miei cari 499 topolini, la potete avere in ogni tinta e pure bicolore) vengono declamati in voce mentre l'immagine li assume. Forse è stato fatto per i non vedenti?
08 marzo 2013
Il vintage rivisto da COPO
Questa è una Camaro COPO. COPO è l'acronimo di Central Office Production Center, una struttura GM destinata agli ordini speciali (taxi, vetture destinate a usi particolari, vetture sovramotorizzate) che prese corpo nel 1969 sotto la spinta di un dealer USA molto aggressivo, Don Yenko, che fece installare un big block L72 da 427 CID (6994 cm3) sotto il cofano di una Camaro Coupé. Ora, in America la soluzione più cool per muoversi facendo scena è oggi quella di recuperare una vecchia muscle car anni '50 o '60 e rimotorizzarla con mezzo migliaio di cavalli, tuning che viene eseguito in genere dalle numerose officine specializzate in giro per il Paese (là le complesse procedure di omologazione del Vecchio Continente non esistono). Logico che anche le Case vogliano approfittare di un mercato in crescita, ed ecco che GM nel 2012 mette in vendita 69 COPO Camaro, vetture ZL1 del '69 andate letteralmente a ruba. Visto il successo, bis 2013, con altre 69 auto, come dire una goccia nel mare dei milioni di auto circolanti negli USA, ma una goccia per cui si è già scatenata la caccia. Le COPO 2013 non possono circolare su strada aperta al traffico (vabbè, quisquilie), hanno il cambio rigorosamente manuale e dispongono dell'opzione di tre V8 aspirati da 5733 cm3 e 330 CV, 6486 cm3 e 380 CV e 6994 cm3 e 431 CV. Si possono scegliere i rapporti del cambio ed è prevista addirittura la partecipazione diretta alla costruzione dell'auto, iscrivendosi allo Chevy's Performance Build Program che prevede la presenza in officina insieme ai meccanici e una targhetta sul motore con i nomi dei convenuti. Il tutto per soli 86.000 $ (65.600 € circa), a patto ci si sia già iscritti in precedenza nella COPO Camaro Mailing list e la domanda sia stata accettata. Ma la "mia" domanda è: a cosa diavolo serve 'sta macchina? Beh, ho scoperto che può servire da base per un campionato interno (date un occhio alle gomme sono quelle stock), ma perlopiù è destinata al garage di collezionisti che la portano durante l'anno a manifestazioni su pista dedicate. Wow!
07 marzo 2013
Il sogno automobile
Uno specchio della nostra società, ecco l'evoluzione del prodotto auto che si estrinseca dalla visita al salone. Ergo, non ci sono più le mezze misure: o auto da sogno, da sceicchi, chiamatele come vi pare, ma che di fatto non esistono in termini produttivi, oppure low cost. La fascia intermedia, la classe media, per dare rilievo sociologico è scomparsa. I prezzi variano dai milioni a meno di 10.000, le auto tra 10 e 20 "disperse". E' dura trarne spunto per vedere la fine del tunnel, sembra più un tirare a chiudere i budget con un orizzonte temporale non superiore all'anno. Il fatto è che sono davvero pochi i costruttori che possono fare business con il low cost, soltanto quelli che ci sono già, nel settore intendo. Chi ci si affaccia oggi è probabile non incroci l'economia (sua) con il mercato (quello degli altri), almeno per quanto riguarda il Vecchio Continente. Certo, c'è l'esportazione, il nostro know how, i mercati emergenti. Ma ho l'impressione che ci toccherà rimanere alla finestra per un bel po'. Ma di sogni ne possiamo fare a manetta, quelli, fortunatamente, non costano.
01 marzo 2013
Gimme six
I tre ruote sportivi sono una categoria a parte, fatta di sensazioni forti e in un certo senso, a loro modo, anche demodé. Niente controlli di trazione e una coda pronta a partire per la tangente infatti, almeno per i modelli 2+1, quelli con l'avantreno da auto, danno la garanzia di una guida old style con tanta adrenalina inclusa. Uno dei marchi più tosti del settore è la Campagna (vi dice poco?), Casa che produce il T-Rex (ora ci siamo?), finora equipaggiato con motori Kawasaki 1400 o, in versione depotenziata, Harley 1300. Con 197 CV e 153 Nm sulla ruota dietro, i 471 kg del T-Rex si muovono con estrema agilità e una certa rudezza. E proprio qui casca l'asino. Il tre ruote è venduto più che altro sul mercato USA, decisamente più tollerante riguardo le omologazioni di veicoli strani e più in salute di quello europeo. Ora, proprio là la smoothness di guida è unplus irrinunciabile anche su un "muscle trike"; ergo serve un sei cilindri. E Campagna ha regito prontamente, stringendo accordi con BMW per la fornitura del suo nuovo e poco fortunato (per ora) 6 in linea 1,6 litri da moto. La potenza scende a 160 CV, ma la coppia sale a 173 Nm e, soprattutto, è erogata in maniera assai più progressiva, rendendo la guida del T-Rex meno estrema. In più, la centralina può essere ottimizata per diverse condizioni climatiche, anche se sinceramente il T-Rex non ce lo vedo a spasso sotto la neve.
MicroMAX, cubo da città
I costruttori
svizzeri sono pochi e nessuno su grandi produzioni. Così Rinspeed, forse il più eclettico, compensa con progetti curiosi e molto innovativi, come la Scuba, la piccola spider subacquea. Per questo salone di Ginevra (apre giovedì prossimo) ecco MicroMAX, più che un'auto un concetto di mobilità per i centri urbani del futuro. Frank Rinderneckt,
capo dell'azienda, crede nell'integrazione del trasporto personale e
pubblico e il suo veicolo combina perciò mezzo pubblico e
privato. Impiega infatti i social network e più in generale
la connessione internet per mettere in contatto gli utenti che
condividono un percorso, una sorta di car sharing organizzato in rete, come già avviene negli USA da qualche tempo. Adottando tale concetto, MicroMAX
è un veicolo molto squadrato (sembra un microbus) con ampie vetrature e
particolari sedili che accolgono i passeggeri in posizione semi-seduta
(più in piedi che seduti, a dire il vero), ottimizzando così gli spazi
interni. Le dimensioni esterne, comunque, sono grosso modo quelle di una MINI, ma qui, invece di due persone così così e quattro ben pressate, ci stanno non solo sei passeggeri, c’è posto per un piccolo coffee corner, un frigo e persino spazio per appoggiare i sacchetti dello shopping. La
trazione è elettrica e la consolle di comando prevede ampi schermi per
rimanere in costante connessione e “raccattare” per strada tutti i
passeggeri che (ci stanno in auto) e vanno nella tua
direzione. Ovviamente tutto ciò presuppone un livello di altruismo un
po’ “svedese” e una disponibilità ad allungare eventualmente i tragitti
che immagino debba essere compensata da una gustosa compagnia, ma
soprattutto da tanto tempo a disposizione. Chi compra la vettura, in pratica la mette “in rete” e il costo del passaggio per gli "altri" è
pari a zero. Che la comprino i privati, almeno in Italia, è perciò escluso. Chissà che invece qualche amministrazione non ci faccia un
pensierino.
Adesso che non c'è più la Hummer...
Alzi la mano chi non vorrebbe almeno farci un giro. Parlo della Mercedes G63 AMG 6x6, una sorta di mostro del fuoristrada realizzato dalla austriaca Magna Steyr sulla base di una scocca G a passo lungo e nata inizialmente per l'esercito australiano. Questa con il marchio AMG è la versione civile, il suo ambiente ideale sono le piste sterrate battute, ma non disdegna i passaggi più impegnativi, grazie alla presenza delle ridotte, del blocco di tutti e 5 i differenziali e alle gigantesche ruote da 37" che le donano un assetto piuttosto "aeronautico". Domanda: nella versione militare il motore era il solito V6 di 3 litri, 220 CV. Pensate AMG ci abbia messo le mani? Negativo, lo hanno proprio eliminato. Al suo posto una vecchia conoscenza, il V8 biturbo 5,5 litri a "potenza variabile"; qui i CV sono 536. I 760 Nm servono tutti, per spingere i 3775 kg a vuoto della G63 6x6 fino a 160 km/h (velocità moolto limitata a causa delle gomme) ma soprattutto per raggiungere i 100 orari in meno di 6 secondi. Il consumo potrebbe essere un dato secondario per chi spende 350.000 euro per un fuoristrada, ma diventa importante per valutare l'autonomia del mezzo; così i due serbatoi comtengono 159 litri di benzina. Un ultimo dato. I sei pneumatici speciali sono dotati di un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio azionabile dal posto guida, che consente di variare la pressione da 0,5 bar (sabbia) a 1,8 (strada asfaltata); per rendere le operazioni più veloci (le variazioni avvengono entro 20 secondi) ci sono anche 4 serbatoi di aria lungo le fiancate. Capito perché il peso è lievitato?
Iscriviti a:
Post (Atom)
Solo inutili o anche pericolose?
I test di guida autonoma proseguono tra difficoltà tecniche, indagini, e trascurabile impatto economico. C'è da domandarsi se si tratti ...
-
Al furore ideologico alla base di scelte urbanistiche (Milano) e di logistica (Volta, Cybertruck), si contrappone una realtà fatta di bisogn...
-
La Nevera non avrà seguito. Per Mate Rimac, tycoon dell'azienda che ha rilevato anche Bugatti, le ipercar elettriche hanno ormai perso i...
-
Lo stallo nelle trattative tra le major automotive e la UAW causa danni economici sempre più grandi. Così le Case corrono ai ripari tagliand...