30 maggio 2014

Un due litri per la 7





La BMW si appresta a lanciare nel 2015 la nuova Serie 7, caratterizzata da un look molto più aggressivo e sportivo per sfidare la recente
Mercedes Classe S. Cade così l'ipotesi di una Serie 9, la cui proposta in
coupé era stata mostrata a Villa d'Este nel 2013 con un progetto misto di Pininfarina e dello studio di design interno BMW. La nuova 7 viene sviluppata secondo due codici di progetto, G11 e G12, relativi rispettivamente alla berlina e alla L, la limousine, e pare metterà l'accento su cromature in zone eye catching come maniglie, griglie e scarichi, soluzione forse di basso profilo ma di sicura attrattiva sui mercati asiatici e americano. La tecnologia leggera entra comunque anche nella costruzione dell'ammiraglia, che grazie a essa garantirà un risparmio di peso rispetto alla precedente versione di 100 kg. Sempre nell'ottica di riduzione, questa volta però dei consumi e dei costi di esercizio, è prevista anche l'adozione di un motore a quattro cilindri turbo di 2 litri da 275 CV, che rispetto al prececente modello entry level con il 3 litri in linea riduce del 10% (solo?) i consumi. Dall'altro lato della gamma, il V8 biturbo non sostituirà completamente il V12, ma questo soltanto grazie alla Rolls Royce, che intende utilizzare ancora l'unità sulle sue auto. Le ridottissime percentuali di vendita, infatti, non avrebbero giustificato altrimenti l'upgrading di una unità così costosa. Ma poiché la nobile controllata insiste...

In macchina con Mario





Le soddisfazioni alla guida, stante l'abituale ottusa opposizione all'automobile (tranne dal punto di vista fiscale, ovviamente), sono sempre meno. E il passaggio al virtuale diventa quindi necessario per godersi quella libertà ormai dimenticata, magari con i propri figli. In un'ottica non esageratamente competitiva ma molto apprezzata dai più piccoli, ecco la nuova release di Nintendo, Mario Kart 8. Un'edizione che sposa l'alta definizione e introduce nuovi ambienti di gioco, con circuiti che mettono in risalto una esclusiva caratteristica antigravitazione capace di far correre i concorrenti a testa in giù o di arrampicarsi in verticale. Multiplayer per 4, sfide online in 12, corse sottomarine e moto, il tutto controllato con Wii U GamePad, Wii U Pro Controller Wii Wheel, Telecomando Wii, Nunchuk e il sottofondo di musica registrata dal vivo. Nasce per i bimbi ma può piacere anche ai grandi, generalmente stracciati dai figli.

Cade un altro mito



Il passaggio al turbo è sempre più inevitabile, anche per i costruttori sportivi storicamente più ancorati alla più rapida risposta all'acceleratore garantita dai motori aspirati, vedi le recenti M3 e M4. Così anche Porsche potrebbe passare alla sovralimentazione per la prossima edizione della mitica  GT3 RS. La decisione avrebbe a che vedere con i problemi di incendio recentemente riscontrati sulle GT3, che hanno costretto i possessori di tutto il mondo a uno stop forzato della propria auto. Per garantire la necessaria affidabilità al già tirato propulsore 3.8 da 475 CV della RS, infatti, la sovralimentazione potrebbe essere la chiave di volta consentendo così di ridurre il regime massimo del motore già così vicino ai limiti metallurgici dei materiali. Rimane da vedere se ci sarà ancora una GT2, anche se le filosofie delle due auto sono diverse.

29 maggio 2014

C'è il generatore? Niente sconto!



Le auto elettriche godono negli Usa di molti incentivi, dai crediti d'imposta agli sconti sull'acquisto o all'accesso alle corsie riservate al carpooling (più di una persona sull'auto) sulle autostrade; tutto per incoraggiare gli acquirenti a dar loro una chance. Ma la BMW i3 RXe, il modello dotato di range extender, cioè di un motore ausiliario che tiene in carica la batteria quando questa è prossima all'esaurimento, è esclusa da tutti i benefici, almeno in New Jersey e Washington. L'esenzione fiscale in quegli stati si applica infatti soltanto ai veicoli a emissioni zero e, con il montaggio del range extender, la i3 perde questa caratteristica. Quindi, per gli zelanti funzionari del dipartimento, niente sconto. La cattiva notizia ha colto di sorpresa i dirigenti BMW, che pensavano invece il contrario e avevano già informato dei vantaggi concessionarie e potenziali clienti. Se aggiungiamo poi che New Jersey e Washington, il primo tra l'altro sede della BMW of America, pur unici due stati a mostrare tanta intransigenza, sono però proprio quelli in cui il potenziale di acquisto delle auto elettriche è molto maggiore che nel resto del Paese e che praticamente tutte le i3 in America vengono richieste nella versione RXe, si capisce come il danno commerciale sia sensibile. La Casa ora si trova di fronte a un duplice problema: come far fronte al maggior esborso da parte dei clienti e come comportarsi con coloro che hanno già acquistato l'auto e che ora vedono svanire tutti i plus prospettati. Auguri.

Energia dalle strade





Ok, il video è piuttosto fuori, incalzante e lungo, ma il montaggio è davvero forte e l'argomento molto interessante. Non è un progetto campato per aria, ma una startup nata in Idaho che attualmente è in cerca di finanziamenti: offre infatti uno sguardo su un
possibile futuro dove le strade sono fatte di pannelli di vetro
rinforzato che contiene celle solari, microprocessori e LED.
La Solar Roadways ha lavorato su questo prodotto per anni e ha
già attirato molta attenzione da parte della
comunità tecnica; o
ra vuole assumere un team di ingegneri per
perfezionare e snellire il processo di produzione. L
a proposta è semplice nel concetto e i benefici potrebbero essere sostanziali: sostituendo circa 30.000
chilometri quadrati di strade asfaltate, marciapiedi e parcheggi in Usa con pannelli solari commerciali,
che offrono un'efficienza di circa il 18,5 % , il progetto potrebbe
generare circa 14 miliardi
kilowatt di energia - pari a circa tre volte quello che gli Stati Uniti attualmente generano ogni anno. D'altra parte la sostituzione
di tutti i marciapiedi d'America richiederebbe
da sola intorno a 5,6 miliardi di pannelli che, al un costo di circa 10.000
dollari per sezione, fanno qualcosa come 56.000 miliardi dollari di dollari.
Non credo ci siano tutti 'sti soldi disponibili da qualche parte e quindi che il progetto parta su larga scala la vedo dura. Ma l'idea non è affatto male e merita considerazione, anche perché le strade che comunicano farebbero fare un balzo in avanti alla sicurezza attiva.

Veloster Midship: la prima Hyundai a motore centrale



Nella fioritura di saloni, che ultimamente nascono come mosche, avevo perso di vista il BIMOS, Busan International Motor Show, che si tiene con cadenza bienale nella città omonima, collocata sulla costa meridionale della Corea del Sud. Male, perché la vitalità delle aziende locali è nota. E infatti ecco la chicca presentata ieri: la Veloster Midship, concept Hyundai basata sulla coupé in produzione dotata di motore  turbo da 2 litri e 300 CV collocato in posizione centrale. L'auto è stata sviluppata in Germania dal team WRC e impiega elementi delle sospensioni in alluminio oltre a un kit aerodinamico preso dalle vetture da gara; la collocazione del motore all'interno el passo ha poi modificato postivamente la distribuzione elle masse, che ora è quasi simmetrica con il pilota a bordo. La Veloster Midship rimane per ora un prototipo e la Casa smentisce ogni futuro produttivo; l'auto è stata sviluppata per esplorare le possibilità di evoluzione della scocca attuale e il massimo che ci si possa aspettare è l'incorporo di alcune soluzioni stilistiche e aerodinamiche nella prossima generazione. Comunque intanto la macchina è lì, reale; non è detto quindi rimanga un esercizio da salone.




28 maggio 2014

C'è una RS5 TDI in arrivo?



Ancora sul gruppo VW, ancora sui motori. Questa volta l'argomento è Diesel e il prodotto la nuova unità V6 da 3 litri, che recentemente è stata presentata al simposio motoristico di Vienna nelle versioni da 218 e 272 cavalli. Audi ne ha sviluppata anche un'altra, molto più performante, che va nella direzione di sostituire il V8 di 4.2 litri da 385 CV: grazie a due turbo assistiti da un compressore elettrico viene ridotta a zero la risposta ai comandi dell'acceleratore e dal V6 è stata ricavata esattamente la stessa potenza, 385 CV, anche se la coppia si ferma a soli 750 Nm da 1.250 a 2.000 giri, invece degli 850 Nm del fratello maggiore. L'e-boost funziona dal minimo fino a 3.000 giri e questo spiega un picco di coppia a così basso regime; oltre l'elettroassistenza si disinserisce perché l'inerzia  fa da sola. Di fatto questa è la risposta in chiave tecnologica al 3 litri triturbo di BMW da 380 CV, con il plus di una maggiore semplicità del sistema di alimentazione e un peso molto contenuto, 192 kg. Il motore è stato montato in questa fase di studio sulla scocca di una 5 e Audi pensa ora alla messa in produzione di una versione RS5 Diesel, vera novità nel settore Olimpico delle supersportive di Casa.

Io guido da sola





Avevo già parlato della ricerca di nuovo business da parte di Google. Ora il progetto self driving, quello delle auto che guidano autonomamente, fa un altro passo avanti con un nuovo prototipo, del quale è stato diffuso un video. L'auto non ha ancora un nome, ma funziona, è elettrica e raggiunge una velocità massima di 25 miglia orarie, circa 40 km/h. Il modello progettuale sembra quello della smart: due posti, piccolo bagagliaio, sviluppo in altezza, ma con l'aggiunta di uno styling da cartoon che la rende più simpatica. Dentro nessun volante o pedaliera o leva del cambio, solo un bottone che attiva il sistema vocale per dare al sistema le indicazioni sulla destinazione. Il progetto prevede ora la realizzazione di 100 prototipi, i primi dei quali avranno però anche i comandi tradizionali per mettere a punto definitivamente il sofware. D'altronde per un'azienda che ha sviluppato Google Maps e Street View non dovrebbe essere difficile adeguare in tempo reale la cartografia. I commenti degli instant tester nel video sono tutti positivi; rimane da vedere se l'evoluzione del prodotto (e il suo costo) premieranno un'idea che è per altri versi tombale per il concetto di guida come lo intendo io. Ma se abiti in California e ogni giorno affronti 6 corsie stipate di auto anche per andare a fare la spesa forse la chance esiste.

27 maggio 2014

Alta tecnologia a basso costo



Piccola digressione nel campo dei trasporti pubblici. La Central Japan Railway Co, che gestisce i famosi treni veloci Shinkansen in Giappone, costruirà una linea ad altissima velocità negli Usa, il collegamento tra Washington DC e Baltimora. Altissima velocità vuol dire circa 500 km/h, ottenuti impiegando treni maglev a levitazione magnetica, come quello che collega Shanghai all'aeroporto (l'unico al mondo in servizio, peraltro). Questo permetterà di percorrere i circa 60 km di distanza tra le due città in soli 15 minuti. Il costo dell'opera sarà di 8 miliardi di dollari, metà dei quali messi dallo stato giapponese, un "regalo" fatto sperando evidentemente di ottenere in seguito altri contratti sul territorio Usa. Facendo due conti, la linea verrà a costare suppergiù 1.335.000 dollari al chilometro, che in euro fanno 997.800 €/km abbondanti. E questo per una linea estremamente costosa, dato che impiega magneti superconduttori e sistemi di protezione molto sofisticati, molto più costosa del treno stesso. Ora mi domando: com'è che la metropolitana a Milano costa tra i 60 e i 70 milioni di euro al chilometro, dati 2011, che probabilmente oggi saranno ulteriormente lievitati? Sono furbi loro o scemi noi?

Fuoco, fuochino, acqua





Questa ripresa termica del pit stop di una BMW M4 nel DTM permette di evidenziare alcune simpatiche peculiarità. Il colore delle gomme pronte per la sostituzione è lo stesso di quelle da cambiare; segno che sono già in temperatura e che il pilota potrà tirare subito. Curioso poi notare come il calore venga emesso soltanto dalle prese d'aria della macchina e dagli scarichi, mentre tutto il resto è freddo, meccanici compresi. Almeno prima della sosta, perché appena dopo si scaldano anche loro. E le strisce sull'asfalto?

Dopo 66 anni la Ambassador ci lascia



E' opinione comune che la vettura prodotta per il maggior periodo di tempo (65 anni) sia stata il Maggiolino, ma forse non è così: dal 2003, anno della cessazione nello stabilimento messicano VW, il testimone di durata è stato preso in consegna da un'altra automobile, la Hindustan Ambassador, realizzata in India nello stabilimento di Uttarpara e molto diffusa nel subcontinente. Se consideriamo che la Hindustan è la diretta discendente della Morris Oxford II, che ha debuttato nel Regno Unito nel 1954 e ha iniziato la produzione anche in India nel 1958, occorre aggiornare il record della vetustà di un modello. A essere precisi, poi, la vettura del 1954 era solo un blando restyling della Morris Oxford MO, nata nel 1948. A questo punto gli anni di produzione diventano 66 e per una unità il record tedesco è stato battuto. La considerazione ha carattere esaustivo, poiché la Hindustan ha chiuso lo stabilimento di Uttarpara con le linee di montaggio per tutta una serie di problemi tipicamente locali, come la bassa produttività, le frequenti assenze delle maestranze, la scarsità di fondi e le perdite crescenti. Nessun accenno alla evidente condizione di instant classic (a essere davvero buoni) della vettura, che ormai, per quanto il mercato indiano possa essere arretrato, è certamente un'auto fuori dal tempo e improponibile. Qualcuno sarà addolorato? Certo, succede sempre. Ma sono convinto che gli indiani si consoleranno presto con una bella Tata Nano, quella sì che è il futuro.

26 maggio 2014

Sarà mica colpa della F1?



Saranno gli insuccessi nella massima categoria o forse sfiducia nel futuro delle special sportive. Comunque pare che Tony Fernandes, il miliardario malese proprietario della Caterham, si sia stufato del business e abbia messo in vendita tutta l'organizzazione, la Caterham Cars, il team di F1, la società di engineering e quella che si occupa di materiali compositi. Chiede 589 milioni di dollari e ha già fatto le sue proposte a qualche papavero negli Emirati, l'unica area geografica ove si possano ancora fare acquisti emozionali, ma per ora buio. Insomma una battuta di arresto negli interessi malesi nel mondo dell'automobile, che segue la notizia di inizio anno della cancellazione della collaborazione Caterham per l'area motosport con la Renault e lo spostamento in avanti (quanto non si sa) dello sviluppo della concept AeroSeven. Visto l'andazzo, c'è da aspettarsi qualcosa anche dalla Proton, proprietaria della Lotus?

What a MINI!








Al concorso di eleganza di Villa d'Este questo weekend si è vista anche questa MINI Superleggera Vision concept, vero e proprio salto epocale nello stile e nella funzionalità del brand. Realizzata, come esplicita già il nome, con la collaborazione della famosa carrozzeria Touring, autrice delle più belle Alfa Romeo del passato e tuttora vivace nell'ideazione di prototipi, la piccola spider è molto italiana e poco british, dato che gli stilemi del marchio si riconoscono appena nel frontale. Nessun commento ufficiale sul futuro produttivo, anche perché la concept è stata realizzata a mano comme il faut per una vettura della Touring, ma senz'altro una spiderina potrebbe aprire una nuova linea di sviluppo della Casa britannica con il passaggio a modelli più eleganti ed esclusivi. Il parallelo con la smart dei primi anni del millennio, quando produsse la Roadster, viene però spontaneo. Entrambe le vetture base sono di grande successo ma allora i risultati commerciali furono scarsi e portarono addirittura alla ristrutturazione del marchio. Ma sono certo che alla BMW sanno fare bene i conti. I diversi video danno un'idea dei particolari.

23 maggio 2014

Bye bye Active E



Il sito Usa Jalopnik riporta della distruzione di 1.110 BMW Active E a trazione elettrica, vetture basate sulla Serie 1 servite da banco di prova per le i3 e i8 e date in leasing a una serie di clienti selezionati. Le leggi di mercato yankee sono diverse dalle nostre e nella loro ottica la distruzione di una serie di vetture alla fine del contratto di leasing è ragionevole: BMW non vuole affrontare i costi di costituzione di un magazzino ricambi specifico che dovrebbe fornire parti per almeno una decina d'anni; in più, ora che le i sono sul mercato meglio restringere il campo. Una storia che ricorda quella delle Viper donate per l'istruzione stradale. In America le cose vanno così.

VW in fuga








Potè più il raduno dei saloni; questa potrebbe essere la morale della
storia. Quale storia? Quella del raduno di Wörthersee, quello dove il
gruppo VW si sta scatenando in un festival della potenza da far girare
la testa. Non contenti della Audi A3 Clubsport Quattro concept
da 525 CV, infatti, porteranno anche una GTI Roadster Design Gran
Turismo concept sotto il marchio VW, un'auto da 503 CV e 666 Nm (un po'
demoniaco, 'sto dato no?) ottenuti da una nuova edizione del VR6 di 3
litri, messo in cantina negli ultimi tempi. Un festival della
potenza e della memoria, dunque, viste le riabilitazioni del 5 in linea e
del V stretto. Tra l'altro, anche il concetto ispiratore dell'auto è
una novità nel gruppo: la vettura nasce infatti come veicolo virtuale
per il gioco della PlayStation e dopo essere stata concepita come
modello tridimensionale per lo schermo prende ora una forma reale, che
potrebbe prefiguare una versione corsa della settima generazione della
Golf. Ah, dimenticavo. Le ruote sono da 20 pollici, con pneus 235/35
davanti e 275/3 dietro, la trazione integrale 4Motion e il cambio il solito DSG a sette marce. Questa fuga in avanti nella dimensione della potenza di VW mi piace.








Pronti per la M2?



BMW ha sempre complicato un po' le cose con le sue M. E' il caso della vecchia 135i M, che per certi versi era meglio, grazie al motore turbo, della M3. Ora ci risiamo: la M2 è già in canna e l'alea riguarda soltanto il motore da montare. Con M3 e M4 appena lanciate infatti, si rischia di creare una pericolosa concorrenza interna che potrebbe cannibalizzare proprio le sorelle. Le prime indiscrezioni parlavano infatti dell'installazione dello stesso motore turbo 6 in linea da 431 CV, ma ora la Casa sembra possa ripiegare su una versione più cattiva del motore della M235i da 326 CV; peraltro la 135i M poteva contare su 340 CV. In definitiva, potremmo dire che alla BMW si sono fatti furbi: i due motori infatti sono sostanzialmente gli stessi, sì certo con tutte le modifiche del caso, ma la struttura è quella. Quindi i costi si riducono ma l'offerta cresce. Rimane il fatto che una M2, anche solo con 350 cavalli, poniamo, grazie alla maggior compattezza e al minor peso potrebbe diventare la vera tosta di Casa.

22 maggio 2014

Dal mono al duopolio?



Il dominio AMG sui prodotti sportivi Mercedes di produzione potrebbe non essere più esclusivo. Il centro di sviluppo tecnologico MB per la F1 di Brixworth, nel Northamptonshire (UK), quello che ha sviluppato l'attuale vincente V6 ibrido e la SLS elettrica, ha in progetto lo sviluppo con la tradizionale divisione sportiva di Affalterbach di nuovi progetti di gruppi ad alte prestazioni, che troverebbero collocazione in un quadro di allargamento della produzione high end  di Mercedes. Questo fa il paio con il cambio di collocazione della prossima AMG GT e rientra in un più generale quadro di sinergie di gruppo e di pieno utilizzo delle risorse. Brixworth, infatti, in questo periodo è ferma con lo sviluppo della F1, ma poiché i suoi 400 dipendenti pesano comunque sulle casse dell'azienda, impiegare il  suo know how anche in produzione potrebbe far quadrare i conti oltre che dare impulso a nuove idee. Bello e in controtendenza, forte Mercedes.

Prima o poi la vedremo. O no?



La Acura NSX sta diventando una Chimera nel mondo delle auto sportive: anni che se ne parla e nessuno che la vede... davvero. E per aderire ancor più al concetto mitologico, la sua struttura meccanica cambia in continuazione, sempre stando alle dichiarazioni. L'ultima modifica riguarda il gruppo di propulsione che, pur sempre ibrido, è ora composto non più da due ma da tre motori elettrici più il V6, che dal canto suo vede il passaggio dal campo degli aspirati a quello dei turbo, biturbo per la precisione. I 400 CV aspirati più 40 kW precedenti, quindi, diventerebbero ora più di 500 CV con 60 elettro-kW e darebbero vita a un'avversaria della Nissan GT-R. Il resto (per ora) è rimasto uguale: mi riferisco al cambio a doppia frizione e al brand sotto il quale la vettura dovrebbe essere prodotta l'anno prossimo in Ohio (Usa): Acura, la Honda a Stelle e Strisce. Ora le ultimissime dicono che la vedremo al Festival of Speed di Goodwood in terra british in Giugno. E che se  ne potrà guidare una versione robotizzata tramite una consolle su un tracciato realizzato appositamente. Già, e chi ci dice che sarà quella vera?



20 maggio 2014

Twingo on the move











Nella sostanza è ben più rétro delle piccole di moda che l'hanno preceduta di recente: parlo della nuova Twingo e del suo concetto progettuale "tuttodietro" che la avvicina idealmente a quella Renault 4 CV degli anni '50 che fece fare per la prima volta i numeri alla Régie, ma anche alla più recente R5 Turbo. Certo i tempi sono cambiati, c'è l'alleanza strategica con Mercedes e nel caso specifico con smart, c'è un utilizzo razionale dello spazio che dà spazio alla creatività e che consente a 4 persone di sedersi comodamente in un abitacolo che guadagna 22 cm rispetto alla Twingo II, ci sono per la prima volta le 5 porte; tutto ciò che occorre, insomma, per tornare alla simpatia e alla praticità della prima Twingo nei quattro colori previsti, blu, bianco, giallo e rosso. Il motore dietro implica un piano d'appoggio altino ma lungo 2,2 metri abbattendo gli schienali; c'è da dire però che questa è un'auto per la mobilità a corto raggio e che quindi il piccolo vano bagagli alla fine non è drammatico. Va un po' peggio con i vetri delle porte posteriori a compasso, soluzione un po' cheap, ma da valutare in rapporto al prezzo, che prima di Settembre non conosceremo. Auto da città, dicevo. E il raggio di volta è il più contenuto di categoria, 4,32 metri, un fazzoletto. I motori sono tutti a tre cilindri e a benzina, nascosti sotto il pianale: il TCe di 898 cm3 da 90 CV e una unità di 999 cm3 da 70 CV che inaugura una nuova famiglia di propulsori Renault a basso consumo; perciò niente di simile al V6 della Twin Run, per ora. All'interno tre scelte di tessuti e sellerie, 52 litri di vani un po' dappertutto e l'immancabile connettività del gruppo, R&GO oppure, sulle versioni più complete, R-link Evolution con il navigatore. Twingo va in tour in Europa: è partita da Roma, oggi è a Milano e in seguito toccherà Monaco, Londra e Amsterdam. Se volete darle un'occhiata...

Ecco la AMG GT







Mancano ormai pochi mesi al debutto della Mercedes-AMG GT, la supercar che sostituisce la SLS, invecchiata e messa fuori dalla fine del'accordo con McLaren. E la Casa di Stoccarda diffonde un video teaser dal quale si intravede la forma a goccia dell'abitacolo che ricorda un po' quella della BMW Z4 coupé, mentre il parlato evoca un mondo fatto di prestazioni top. Il target dunque è fissato, la 911 e le M sono nel mirino, un vera new age per il marchio che finora si era sempre defilato dalle "sfide" in questo ambito. Il motore sarà il nuovo V8 AMG di 4 litri, di cui ho già anticipato. Ma l'intrigante coincidenza del prossimo debutto con l'incidente che ha coinvolto una 300 SL, l'equivalente anni '50 della GT,  alla Mille Miglia getta una luce sinistra sul sottofondo: a provocare la distruzione del raro gioiello è stata infatti una BMW (una Serie 1) che ha perso il controllo e centrato l'anziana ma prestante vettura. Ci sarà mica sotto la M ?

16 maggio 2014

New Nismo



La Nissan 350 Z è nata bene e il successivo upgrading a 370 le ha fatto ancora meglio. Tutti ovviamente si aspettavano poi la Nismo, la versione cattiva, una sorta di M nipponica che finora non ha deluso le aspettative, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo. Ora è la volta della nuova Nismo, che sarà presentata oggi negli Usa a uno Z-Day in North Carolina, un evento per gli entusiasti del brand. C'è solo un teaser al momento, che suggerisce modifiche più che altro estetiche, ma potrebbe anche esserci di più, per esempio un ritocco ai 354 CV e 375 Nm attuali e un assetto più rigido, oltre al passaggio dei cerchi da 19 a 20 pollici e a un nuovo differenziale a blocco viscoso. Una delle migliori sportive sul mercato, ma ahimé del tutto sprecata in un Paese (e non parlo degli Usa) dove lo sport nazionale è dare addosso al concetto stesso della guida.

15 maggio 2014

Sotto il vestito ancora lui



Devo essermi perso qualcosa nell'evoluzione del gruppo VW, perché pare si siano scatenati in campo motoristico. Preso atto che ormai le presentazioni non si fanno più solo ai saloni o negli eventi ufficiali, ma sempre più spesso in occasione di occasioni più social, al raduno di Wörthersee (il più grande d'Europa per le auto del gruppo), il prossimo 28 Maggio, la Audi presenterà la A3 Clubsport Quattro
concept, "potenza e dinamica estreme in formato compact", come l'ha definita Hackemberg, responsabile sviluppo, durante la presentazione della presentazione. 525 CV e 601 Nm ottenuti dal mai dimenticato blocco a 5 cilindri (in linea, bisogna dirlo perché VW ne ha avuto anche uno a V) 2.5 litri della quattro Sport ottenuti con 1.5 bar di sovrappressione con un peso di 1.527 kg. Il 5 torna periodicamente nello sviluppo Audi e VW, segno che credono ancora nella sua evoluzione. Comunque con la versione attuale fanno 2.9 kg per cavallo e circa 210 CV/litro, valori da pista e ormai in linea con quelli del V10 al top della gamma. Completano la dotazione l'ovvia trazione quattro, un cambio DSG a 7 marce, le ruote da 21 pollici. Il downsizing, quindi, procede, così come l'idea di spingere verso auto tendenzialmente più compatte che in passato ma dotate di tutti i confort e di livelli di potenza maggiore.

Se ti mancano le inglesi...









Sono fratelli, sono olandesi e costruiscono auto in stile rétro. E Paul Huet, uno dei due owners della piccola fabbrica artigianale, attende con ansia il lancio della prossima Mazda MX-5 per disporre del nuovo telaio e mettere in produzione l'edizione aggiornata della HB Coupé, una sportiva in stile vintage che si basa sulla tecnica della spider jap. Le HB, il cui logo ha una curiosa somiglianza, certo del tutto casuale, con quello Bugatti, non sono particolarmente note, ma hanno i numeri al posto giusto: declinate in tre versioni, Classic, Road Racer e RACE, quest'ultima solo da pista, pesano appena 800 kg e hanno potenze di 172 (Classic) e 259 cavalli estratti da un turbo a 4 cilindri di matrice Cosworth che ha appena sostituito il precedente 6 cilindri da 180 CV proprio per alleggerire il tutto. Il fatto poi che lo styling sia rétro non vuol dire che le HB non siano à la page: la scocca è infatti realizzata in carbonio, mentre le vetture sono dotate di tutti i comforts e hanno pure l'Esp. Certo tutto questo non è a costo zero: la Classic costa infatti 67.800 euro e la Road Racer 78.500, cui occorre aggiungere tasse, trasporto, imatricolazione etc. Insomma un'auto non proprio alla portata di tutti ma che, orbati come siamo delle TVR e vista la linea, potrebbe colmare la grave mancanza per qualche danaroso appassionato.

13 maggio 2014

Una Rolls per un record



Nel 1937 Malcolm Cambell (divenuto in seguito baronetto mercè il suo successo) conquistò il record mondiale di velocità sull'acqua con la sua imbarcazione Bluebird K3, equipaggiata con un motore Rolls Royce, raggiungendo le 126,33 miglia orarie, 203,26 km/h. Oggi la Casa britannica ha svelato la nuova edizione speciale Phantom
Drophead Coupé Waterspeed Collection, costruita per commemorare il trionfo del recordman d'anteguerra. La presentazione ufficiale della vettura, che sarà mostrata al pubblico nel corso del concorso d'eleganza di Villa d'Este il prossimo 23 Maggio, è avvenuta, manco a dirlo, al Blue Bird Restaurant di Londra, un tempo sede della Bluebird Motor Company e l'auto è offerta nella tinta blu Maggiore in omaggio al lago ove il record venne tentato e battuto. Le Rolls, in tempo di crisi sono forse anacronistiche, come del resto i record di velocità sull'acqua in tempo di hovercraft, ma il fascino che emanano i 9 strati di vernice di uno splendido azzurro, che si estende anche al vano motore e alle ruote, danno a quest'auto un tocco senza tempo, quasi una scultura in movimento. Quanti cavalli ha (460) e quanto costa sono particolari secondari, del tutto inadatti a descrivere
lo spirito di un'auto unica e forse superflua ma sicuramente vicina come Cambell all'Olimpo di quei sentimenti perduti che hanno fatto nascere l'automobile.

BMW investe nel carbonio



La notizia che BMW intende triplicare la produzione di fibra di carbonio nel suo stabilimento americano di Moses Lake ci dà uno scorcio sul futuro delle tecnologie costruttive delle scocche che il gruppo intende adottare. La produzione annua della SGL infatti, società partecipata da BMW che costruisce scocche in CFRP (fibra di carbonio rinforzata con resina sintetica), passerà nel corso di quest'anno dalle attuali 3.000 tonnellate di fibra  a ben 9.000 mediante l'apertura di 4 nuove linee di produzione. La politica produttiva segue l'intenzione di BMW di utilizzare parti in CFRP in molti dei prossimi nuovi modelli, così come quella di aprire alla vendita a terzi di parti modellate in carbonio. Attualmente i particolari che è previsto passeranno dalla costruzione metallica a quella in carbonio sono principalmente i montanti centrali delle scocche, i sedili e la loro struttura, la strumentazione e le pannelature della plancia, ma ci sono già prototipi di ruote interamente in tale materiale. L'innovazione introdotta con il procedimento industriale di SGL, quindi,  che ha reso possibile per la prima volta la produzione automatizzata e non  artigianale di particolari in carbonio su larga scala, potrebbe essere la chiave di un radicale cambiamento nelle auto del terzo millennio, che dopo anni di appesantimento legato alle crescenti normative di sicurezza tornreanno finalmente a pesare meno e a ridurre quindi consumi e impatto ambientale.



12 maggio 2014

VW spinge su motori e cambi



Dopo gli exploit nel campo dei turbo benzina cattivi, con il recente 4 cilindri della Golf R 400, ora la casa di Wolfsburg applica la stessa politica di evoluzione in chiave di potenza (o di downsizing, se si vede la questione dal'altro lato) ai turbodiesel: è pronta infatti una versione biturbo del 2 litri a gasolio, che erogherà 240 cavalli e sarà impiegata inizialmente sulla Passat. L'annuncio è stato dato nell'ambito del simposio tenutosi a Vienna sui motori; nella stessa sede è stato anche confermato l'impegno sul fronte della conversione a metano dei motori a 3 e 4 cilindri della famiglia TSI e data l'anticipazione dell'arrivo di un  nuovo tre cilindri turbodiesel 1.4 declinato in tre potenze, 75, 90 e 105 CV. Sul fronte delle trasmissioni, è è in arrivo una nuova versione del cambio DSG a doppia frizione dotata di ben 10 rapporti e capace di trasmettere coppie fino a 500 Nm. L'evoluzione del turbodiesel biturbo segue a un lungo periodo di vuoto nel campo specifico, dopo la "curiosa" scelta di installare l'unico motore di tale genere solo sui veicoli commerciali.

Una lama di luce







Mettetevi in lista subito: dalla prossima estate infatti la Audi metterà in vendita 99 R8 nell'edizione limitata LMX, caratterizzata dalla tinta blu della livea, dagli interni esclusivi e, prima tra le auto di serie (serie, si fa per dire), dai proiettori laser. Il nuovo sistema ottico esordisce quindi in contemporanea con quello montato sulla R18 e-tron quattro che correrà a Le Mans il 14 e 15 giugno prossimi e i fortunati (danarosi) acquirenti di una delle delle R8 LMX potranno vantare una visione notturna nettamente superiore al già elevato livello consentito dai led. Il sistema laser, di cui ho già anticipato l'installazione sulle Audi, si affianca a partire da 60 km/h agli abbaglianti a led, è controllato da un sistema elettronico che evita abbagliamenti mediante spegnimenti selettivi, e consente una forte illuminazione dell'ambiente a 500 m di distanza, aumentando la sicurezza di marcia specie ad alta velocità. Possiamo immaginare poi la prossima integrazione di questo sistema in altri dispositivi di sicurezza, creando così le premesse anche per la guida automatica di cui Audi sta portando avanti la tecnologia. Quindi, se volete padroneggiare la tecnologia laser alla Obi-Wan Kenobi, fatevi sotto.

La Land Rover e i libri



In un mondo dove tutto sta cambiando rapidamente, anche l'automobile deve trovare nuove strade per rimanere al passo con i tempi. E l'iniziativa di Land Rover ed Emons Audiolibri, presentata ieri al salone del libro di Torino, rappresenta un inedito nel mondo insieme dei motori e della letteratura: "Ogni Strada ha una storia da raccontare", pagine lette da grandi interpreti per godersi un percorso ma anche un viaggio nel  viaggio, perché come diceva Fernando Pessoa, "



È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo". L'occasione ha visto l'attore Rolando Ravello leggere un brano da "Chiedi alla Polvere" di John Fante ed è proprio nel coinvolgimento determinato dall'impostazione brillante della lettura la bellezza di un'avventura chi ogni acquirente di una Range Rover Sport da Ottobre potrà vivere. L'audiolibro infatti, il secondo della serie voluta da Land Rover dopo l'esordio con "La ragazza con l'orecchino di perla" letto da Isabella Aragonese, sarà offerto in omaggio ai nuovi clienti e rappresenta il secondo tassello di una serie che offrirà più titoli e proporrà approcci personali e diversi dell'ascolto di elementi di spicco della letteratura contemporanea.

09 maggio 2014

Un posto al sole







Ok, vi siete comprati una i3 (sob!) o una i8 (una M3 no, eh?). Ora sorge il solito problema delle elettriche: come la tenete sempre carica? Certo potete farvi un contratto addizionale con il fornitore di energia elettrica e pagare una bolletta da piccola industria, oppure potete ricorrere alla creatività della DesignworksUSA, società del gruppo tedesco con studi di design a Monaco, Shanghai e in California, per dotarvi di questo Solar Carport, elegante pergolato solare capace di tenere sotto carica l'auto in modo del tutto ecologico e sostenibile. Si tratta ancora di un prototipo, realizzato in bambù e fibra di carbonio (esotico!), che può essere connesso al caricatore specifico BMW i Wallbox Pro e che immette la corrente in eccesso rispetto al carica nella rete oppure la impiega per gli usi domestici. E' un approccio che la dice lunga sul tipo di clientela prevista per queste auto, dato che lo spazio occupato dal porticato solare corrisponde a quello di molti miniappartamenti italiani, ma l'oggetto è molto bello e indubbiamente inserisce l'auto nel contesto di un ambiente cool ed ecologico. Lo vedo bene nel parco delle ville di Bel Air. Sull'efficienza del sistema non ci sono dati, ma ho il sospetto che il rendimento del Solar Carport al sole di Monaco di Baviera non sia ottimale.



07 maggio 2014

smart in dirittura d'arrivo



La nuova smart, quella costruita in share con Renault, è pronta. In questo video, ripreso nel nord della Svezia durante i test sul ghiaccio, si  possono vedere abbastanza bene le due versioni, la Fortwo e la Forfour che in pratica è la Twingo. L'aumento di passo pare abbia giovato alla stabilità, mentre i motori saranno ancora a tre cilindri: un 999cm3 aspirato da 70 cavalli e l'898 cm3 turbo da 90 CV, sempre collocati al retrotreno. La grande novità riguarderà però la trasmissione: fine del (pessimo) robotizzato a sei marce per passare a un doppia frizione oppure al cambio manuale. Dovremmo vederle in Settembre a Parigi. Il video è all'americana, con molti discorsi, quindi, ma le macchine si vedono.

Subaru crash














Un crash test è sempre una bella e una bruttta storia assieme. Bella perché se è andato bene e pensi che potevi esserci tu in quella macchina ti senti più sicuro nel traffico; brutta perché vedere una bella auto distrutta per prova... OK, date un'occhiata ai crash test sulla nuova Subaru WRX e fatevi un'idea di quanto costi omologare una vettura. A qualunque appassionato viene in mente prima o poi di costruirsi (o farsi costruire) un'auto "come dice lui". Non so se gli esemplari unici sfuggano a questo supplizio, ma se non è così meglio dimenticarli.





Alfa riparte dalla Giulia



Bene. Dopo anni di abbandono e declino, sembra che Alfa Romeo avrà un programma di espansione, che dovrebbe portare per il 2018 a otto modelli in listino. La scaletta? Eccola:

2014 4C e 4C Spider  "vere"

2015  Arriva la Giulia ed escono di produzione MiTo e Giulietta

2016-2018  2 nuove compatte, una media, una berlina, una crossover e "alcune" sportive, mentre le 4C vanno in pensione.

OK, quello che si arguisce è che per ora di sicuro potrebbe esserci la Giulia, l'unica prodotta in quantità non risibili, perché risollevare un marchio con la 4C... Certo che per passare dalle attuali 73.000 macchine alle 400.000 previste nel 2018 ce ne vuole ancora. Sul fatto che poi a distanza di soli 2 anni dal debutto sulle altre Alfa ci sia ancora del vago potremmo discutere. D'altronde anche la tenuta del mito di un brand non dura in eterno, se il presente è fatto di auto non proprio entusiasmanti. Cosa posso dire, auguri? Non ho mai amato particolarmente le auto del Portello, ma in quelle "autentiche", quelle pur portate allo sfascio dalla gestione pubblica, c'era un'anima. Ricordo ancora una cena con l'ingegner Hruska che mi raccontava di come nacque il progetto dell'Alfasud. Ecco, di quello avrebbe bisogno l'Alfa Romeo, di creatività.




02 maggio 2014

Occhio a chi guida





Un commercial nel più puro stile yankee wrestler, con il performer Chuck Liddell come protagonista. Ma più che lo stop a mezz'aria, vagamente cartoon style, è il modo di aprire la portiera che è davvero forte! Se vedete un tipo a torso nudo che guida un Suv, stategli alla larga.

Solo inutili o anche pericolose?

I test di guida autonoma proseguono tra difficoltà tecniche, indagini, e trascurabile impatto economico. C'è da domandarsi se si tratti ...