Simile a quella infantile di onnipotenza, questa "devianza" tutta cinese pretende di disporre di energia illimitata per la ricarica.
Nio ha rivelato la ET 9 al Nio Day, il raduno annuale della società a Xi'an, in Cina. Le consegne della nuova grande berlina inizieranno nel Paese nel 2025 e il brand afferma di aver depositato 24 brevetti per i sedili, che presentano la possibilità di regolazione in 18 direzioni, inclusi fino a 45 gradi di reclinazione (!).
Ma non è tanto la dotazione di accessori da spiaggia l'atout della ET9, quanto il suo nuovo impianto elettrico che funziona alla tensione di 900 V, con una batteria standard della capacità di 120 kWh e un accumulatore opzionale a tecnologia semisolida da 150 kWh, che dovrebbe garantire alla vettura un'autonomia fino a 1.043 km.
La dotazione di un'architettura elettrica a 900 volt permette secondo Nio la ricarica con colonnine da 600 kW, potenza che il marchio intende aggiornare fino a 640 kW di picco. A questo livello massimo Nio stima si possano aggiungere più di 160 km di autonomia in meno di cinque minuti di ricarica.
Mi corre però l'obbligo di far notare che una potenza installata di 640 kW corrisponde a quella di circa 213 appartamenti con connessione standard da 3 kW e che se per ogni punto di ricarica ci sono almeno due connettori la potenza necessaria all'impianto supera il MW.
Ovviamente non si può usare un doppino per una simile quantità di energia, ma occorrono collegamenti e schermature adatte e, soprattutto, una fornitura adeguata.
Parlando del nostro Paese, ma anche dell'estero se i veicoli elettrici in circolazione dovessero diffondersi, considerato che buona parte dei punti di ricarica ad alta intensità non è in grado di garantire sempre l'erogazione alle massime prestazioni, dubito fortemente ci sia la possibilità di una rete di tal fatta.
Ma i sogni son desideri, come diceva Walt Disney...