10 maggio 2024

Stop alle elettriche

La Nevera non avrà seguito. Per Mate Rimac, tycoon dell'azienda che ha rilevato anche Bugatti, le ipercar elettriche hanno ormai perso il loro appeal.


Delle 150 vetture previste, solo 50 sono state vendute. Non un flop, ma comunque un netto calo di interesse non tanto per la Nevera in particolare, ma per le ipercar elettriche in generale; questa l'opinione del boss Mate Rimac. Quindi è improbabile che i prossimi progetti del marchio saranno basati sulla tecnologia elettrica.
Il calo della domanda di veicoli elettrici di lusso è recente, ma i suoi contraccolpi si estenderanno rapidamente sull'onda delle intenzioni di regolatori e produttori che spingono per l'elettrificazione forzata. E proprio la diffusione delle Bev rende i potenziali clienti di ipercar desiderosi di qualcosa di diverso che li possa distinguere dalla massa.


Per Rimac il mercato di lusso cerca oggi differenziazione, mostrando interesse per tecnologie analogiche e motori a combustione interna. E la scelta Bugatti di sviluppare il nuovo motore V16 è stata quanto mai opportuna, perchè al contrario una vettura elettrica non avrebbe mai suscitato analogo interesse.

Al di là delle dichiarazioni di chi certamente conosce assai bene il settore specifico, mi preme far notare che l'avanzata delle Bev è tutt'altro che trionfale e non solo in Europa. Dunque la paventata omologazione elettrodomestica citata da Rimac (e su ciò ha sicuramente ragione) è ancora in divenire, ma potrebbe addirittura avere qualche ulteriore battuta d'arresto nei prossimi mesi.
Quanto all'appeal analogico sono personalmente d'accordo, ma penso anche che  gran parte dei possessori di ipercar non abbia né le capacità né l'età per guidare auto così prestazionali senza ausilio dell'elettronica.

Nessun commento:

Posta un commento

Distanze

Nell'attesa del nuovo consiglio UE e del suo presidente è sempre più evidente il distacco tra argomentazioni ideologiche e realtà della ...