21 giugno 2024

Prego?

Tra  le notifiche stampa che ricevo dalla UE, questa spunta come un tulipano: da un'indagine svolta in 12 Stati risulta che gran parte degli automobilisti UE ama le Bev.

Il sondaggio è stato condotto dall'osservatorio europeo per i carburanti alternativi e pubblicato ieri; il risultato è che nonostante le preoccupazioni relative ai costi, il 57% dei conducenti di automobili non elettriche sta valutando la possibilità di passare alle Bev.
Segue la consueta pippa sull'impegno a ridurre le emissioni del 90% entro il 2050, sulla mobilità intelligente e sulla grande visione del Green Deal. 

Ma diamo un'occhiata ai termini del'indagine. Oltre 19.000 intervistati, suddivisi tra già utilizzatori di auto batteria e non. Prima evidenza: i partecipanti hanno sottolineato i benefici per il clima e l'efficienza in termini di costi dei veicoli elettrici a batteria.
Straordinario. Globalmente pochi degli attuali utilizzatori di Bev ha avuto difficoltà di ricarica o lamentato problemi di autonomia, anche se due terzi hanno fatto notare come il prezzo sia un ostacolo, pur prevedendo con sollecitudine ad affermare di prevedere l'acquisto di un'auto elettrica nei prossimi cinque anni. Obbedienti cittadini di Marte.


Ma è ancora più interessante valutare le risposte degli italiani, notoriamente usufruitori di una importante rete di ricarica a facile accesso.
Il 48% degli automobilisti italiani è interessato alle BEV, il 34% lo è molto; il 43% non ne considera l'acquisto in un arco temporale entro i 5 anni. Per gli automobilisti nazionali il costo delle BEV è di gran lunga il principale svantaggio; sono disposti a pagare 20.000 € per un un usato o un nuovo, ma nel complesso solo il 9% degli attuali proprietari ha pagato tra 10.000 € e 19.999 €, mentre il 40% ha sborsato 40.000 € o più.
L’autonomia è considerata una limitazione, ma non quanto il prezzo (!!!).

Al riguardo, il 39% richiede un range effettivo tra 300 km e 500 km, il 32% oltre i 500 km, mentre per l'85% l'autonomia di fabbrica del veicolo è sufficiente. Il 96% dei conducenti BEV usa il proprio veicolo quotidianamente o più volte a settimana, l'auto è per lo più nuova (89%) e di proprietà (84%). Le opzioni di sharing sono considerate svantaggiose e solo una minoranza ha puntato il dito sulla scarsità di punti di ricarica pubblici. Infine il 39% sa cosa sia il V2G e ben il 73% è favorevole all'acquisto di un veicolo compatibile con lo standard.


Insomma gli italiani sono ansiosi di ottemperare con sollecitudine alle forche caudine UE sulla mobilità ed entusiasti di contribuire con le proprie finanze alla salute delle rete elettrica europea. Roba da Ministero della Cultura.

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