20 giugno 2024

Tempo per crescere

Dal rapporto annuale della Bank of America Securities emerge come i tre principali costruttori Usa non siano in grado di sostenere una competizione in campo elettrico.

Nei prossimi anni le case automobilistiche di Detroit dovrebbero concentrarsi sulle loro attività principali, truck a combustione inclusi, e non sul mercato cinese. Con una differenza di costo dei componenti di 17.000 dollari tra il veicolo elettrico medio statunitense e una Tesla, le Bev prodotte dalle tre grandi di Detroit non sono competitive e non lo saranno per molti altri anni, ha affermato John Murphy, analista di ricerca della Bank of America Securities, durante la presentazione del rapporto annuale Car Wars.


Ciò significa che è più logico che General Motors, Ford e Stellantis mantengano l'attenzione sui segmenti ove stanno realizzando profitti, allo scopo di finanziare ricerca e sviluppo necessari per produrre le Bev del futuro, quelle che in prospettiva la massa della clientela potrà permettersi.
Ma concentrarsi su questi prodotti di profitto significa anche lasciare la Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo. Sebbene tutti abbiano dichiarato di voler continuare a vendere nel Paese, eccessiva capacità, concorrenza e tecnologie avanzate offerte dai produttori nazionali hanno reso il mercato più difficile e aumentato la pressione sui prezzi. GM ha perso soldi nel primo trimestre mentre si concretizza un alto rischio di ritorsioni tariffarie, situazione simile a quella che si verificò in Europa nel 2017 quando GM vendette i suoi marchi.


Un boccone amaro, che però potrebbe evitare perdite economiche importanti; spingere il volume in questo momento non ha molto senso. Concentrarsi su alcune delle piattaforme di prossima generazione è invece una scelta ottimale, visto che anche i prossimi veicoli elettrici di aziende come Ford non saranno in grado di colmare il divario di costi con Tesla e i produttori cinesi, divario che richiederà una terza generazione di veicoli, tra quattro o cinque anni, per raggiungere la competitività.


Il rapporto Car Wars prevede un tasso di sostituzione Usa dei vecchi modelli più basso nei prossimi due anni, pari a circa il 15% annuo, seguito da rialzi nel 2027 e 2028 con percentuali rispettivamente del 29% e 20%. La clientela resta diffidente a causa dei prezzi più alti dei veicoli elettrici, dei loro limiti di autonomia e delle domande e preoccupazioni sulle nuove tecnologie.
Dati e atteggiamenti sono in pratica gli stessi anche in Europa, ove parimenti il futuro si mostra assai incerto; occorre trovare quindi prassi adatte caso per caso, come quella di Stellantis, che ha formato una joint venture per vendere i prodotti Leapmotor a livello internazionale. Dazi permettendo.

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