01 luglio 2024

L'effimero e le prestazioni

E' abituale che al lancio di Bev potenti si batta la grancassa su 0-100 da primato. Soddisfazione tutta yankee, ma l'autonomia?

C'erano una volta le belle strade italiane, quei misti veloci che permettevano di apprezzare le caratteristiche di una sportiva e di godersi il piacere di guidare. Parlo al passato perché oggi trovare in Italia una strada sgombra di traffico e con un asfalto decente è un'impresa. Tra congestione e autovelox, poi, ogni viaggio sembra sempre più una partita a Risiko anche con un'utilitaria, figuriamoci con un'auto prestazionale.
E non facciamo la solita retorica della pista. L'accesso ai tracciati è limitato e costoso; inoltre richiede di preparare appositamente l'auto per l'uso e ciò rappresenta un ulteriore costo aggiuntivo.
Insomma questo non è più un secolo per driver.


Con le auto elettriche dovrebbe essere diverso. Concepite per fornire un servizio, la mobilità, a ciò vengono parametrate e salvo qualche raro esempio non hanno tra gli obiettivi di progetto tenuta e tempi sul giro, anche perché il peso elevato le penalizza non poco. Quindi una Bev dev'essere comoda, moderatamente veloce, perché l'autonomia dichiarata vaporizza facilmente andando forte (e per forte intendo anche appena sopra i 140) e spaziosa. 
L'unico vezzo che però praticamente ogni Bev si concede è quello degli spari da fermo. L'elevata coppia di spunto lo pemette facilmente e anche una cittadina può dare la paga a parecchie moto senza particolare impegno. Quello per cui 30 anni fa prendevamo in giro gli yankee, lo scatto al semaforo, è divenuto quindi l'unico sfogo per una vettura di ultima generazione certo, con buona pace dei rischi in ambito urbano, multe comprese.


Il fatto è che i costruttori (tutti, Tesla compresa) non hanno ancora saltato il fosso. L'automobile non è un elettrodomestico a tutti gli effetti ed è dura lasciare un'evoluzione di più di un secolo senza portarne in dote almeno una parte nei nuovi prodotti.
Così sbandierare lo 0-100 è il must di ogni elettrica che voglia farsi largo, sorta di corsetta da criceto sul girello per poi affrontare le autostrade e i trasferimenti a 120 km/h.

L'autonomia è il vero limite, anche per le prestazioni. Se sulle Bev montassero un amperometro si potrebbe vedere chiaramente quanto elevate siano le correnti all'avviamento, specie se a tavoletta. E tanto più è elevato tale assorbimento quanto più in fretta si asciuga la batteria, con la prospettiva di veder ridurre anche di più del 50% l'autonomia dopo qualche partenza a razzo.
Chi se ne frega, direte voi. Mi diverto, e pure a basso costo; vorrà dire che farò una carica in più. Beh, sul costo aspetterei qualche tempo per valutarlo. Sul divertimento potrei essere d'accordo, ma forti accelerazioni implicano forti frenate e si portano dietro consumi non solo di corrente ma anche di pneumatici e freni. Se uno dei claim è non produrre CO2, forse non vale la pena di compensarlo con emissioni di particolato secondario da Diesel Euro 0. E se la batteria dà forfait troppo presto a ciò si aggiunge il suo smaltimento, ancora tutta materia mobile.

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