06 novembre 2024

Una luce nel buio

Con l'automotive che ormai spende risorse solo per le EV, spetta alle moto il ruolo di trendsetter per i motori a combustione. E il nuovo V3 Honda potrebbe indicare la strada.


Nel tempo Honda ci ha abituato a scelte molto originali dal punto di vista motoristico, tutte realizzate con perfezione tecnica e risultati prestazionali eccellenti. E' il caso per esempio del V5 della RC211V del 2002, architettura decisamente insolita ma perfettamente bilanciata generata dalla fantasia di progettisti che amano il loro lavoro.
Oggi arriva un'altra oddity, segno di come i numeri dispari pare attraggano gli ingegneri nipponici, un motore V3 a quattro tempi con compressore elettrico, che segue quell'architettura già impiegata dalla NS400R ma con ciclo a due tempi.


Si tratta di una notevole innovazione, concepita per un mezzo leggero che unisca masse ridotte e ingombro minimo a elevata potenza e coppia specifiche, data la presenza di un compressore elettrico.  Questa soluzione infatti svincola parzialmente il riempimento dei cilindri dal regime del motore e consente dunque una forte erogazione già da poco sopra il minimo, oltre che piena e lineare su tutto l'arco di funzionamento.
Non sono stati rilasciati dati tecnici, ma dalle dimensioni la cilindrata sembrerebbe attorno al litro o meno, mentre la compattezza è eccezionale, come si evince dalla foto presa frontalmente.


La scelta dell'angolo tra i cilindri di 75° corrisponde alle più moderne tendenze del mondo moto, ma è stata ampiamente utilizzata dai motori da corsa automobilistici, Ford Cosworth in primis. L'impiego del compressore centrifugo elettrico è invece una primizia nel mondo delle due ruote e resta da capire come sia stato ideato il progetto dell'impianto elettrico, che deve sostenere un elevato carico con l'accumulatore di limitata capacità tipicamente in uso sulle moto. Manca anche un intercoooler e occorrerà conoscere quindi quali sono i rapporti compressione in uso, probabilmente tali da non causare riscaldamenti eccessivi dell' aria, il che potrebbe implicare un motore capace di funzionare ad alto regime in modalità aspirata.


In attesa di maggiori info al riguardo resta l'ammirazione per un progetto innovativo e brillante, che potrebbe indicare una nuova strada per le unità destinate ai motocicli, sempre che l'integralismo elettrico non contagi del tutto anche questo mondo.

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