21 settembre 2018

Come ti rovino una Mustang













Gli elaboratori esistono un po' dappertutto, ma sono divisi quanto a stile per aree geografiche. Nell'ex Oltrecortina per esempio, permane una sorta di attaccamento all'immobilismo che ha caratterizzato l'evoluzione industriale di quell'area, che porta anche il mondo dei preparatori odierni a rifarsi a quei canoni, vedi la Kalashnikov. Così la HKM di Cracovia, Polonia, ha presentato la Warszawa M20 GT, special su base Mustang GT 2016 e tributo alla M20 originaria. Necessita un minimo di storia. Il costruttore polacco FSO era (ovviamente) legato al mondo industriale sovietico e in particolare alla GAZ, che costruiva negli anni '40 la Pobeda, executive à la russe, appunto (no comment). Così acquistò la licenza e realizzò dal 1951 al 1973 la M20 con un milleotto a 4 cilindri, caratterizzata da scarsa potenza, elevato peso e consumo esagerato. E forse proprio in quest'ultimo dato sta il lume ispiratore della M20 GT che, costruita sulla base di una Mustang con il V8 da 420 CV, quanto a consumi non scherza. L'impegno è stato notevole, il risultato mica tanto. Lo stile della Mustang può piacere o meno, ma sicuramente non si tratta di un'auto bolsa, almeno non quanto l'originale M20, che deve avere certo estimatori tra i cultori dell'orrido. Ford non ha gradito i riferimenti diretti all'auto donatrice fatti nel suo sito dalla HKM, che avrebbe intenzione di far omologare il prototipo e costruirne un centinaio di esemplari. Ricordo un preparatore russo che da una Yamaha RD 350 '75 da 39 CV ne otteneva dopo il tuning 35; forse alla HKM hanno imparato almeno a lasciar stare la meccanica.

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