07 dicembre 2013
Più energia dallo zolfo
I laboratori del Berkey Lab, il Lawrence Berkeley National Laboratory (California, USA), hanno sviluppato un nuovo tipo di batteria al litio, che impiega l'accoppiata litio-zolfo. L'idea non è nuova, l'impiego dei due elementi è già stato provato da tempo, ma finora esistevano gravi problemi di deterioramento dell'accumulatore, con rapida perdita di capacità a cuasa della migrazione dello zolfo e della formazione di polisolfuri che in breve riducevano la sua operatività. Ora i ricercatori americani hanno trovato un metodo che impiega catodi a base di grafene (un materiale ultraleggero a base di carbonio) che vengono impacchettati per garantire la loro integrità chimica. In tal modo si possono sfruttare i vantaggi della nuova batteria: maggiore capacità rispetto al peso, circa 500 Wh/kg contro i 200 dei prodotti attuali, fino a 1500 cicli di carica e il mantenimento fino a fine vita di una elevata capacità residua, attorno a 300 Wh/kg. Infine, un ridotto costo industriale di produzione. Ora gli studi vanno verso una rapida industrializzazione del prodotto, con il coinvolgimento di aziende produttrici di batterie per automobili elettriche.
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