28 maggio 2024

Accumulare

La ricerca sugli accumulatori è fatta di lanci pubblicitari e soluzioni ottimali che poi non raggiungono il mercato. Ma il confronto con i combustibili è sempre stridente.

Fatte salve tutte le implicazioni politico-economiche e la disponibilità di sistemi di ricarica pubblici, la diffusione delle Bev passa attraverso la necessità di batterie ad alta densità energetica ed elevata sicurezza; e per alta densità si intendono valori quantomeno paragonabili ai 9.600 Wh/l della benzina o ai 10.300 del gasolio. Attualmente con il litio i migliori prodotti si collocano a 450 Wh/l, meno di 1/20 dell'energia contenuta nei carburanti, il che implica grande peso da mettere a bordo per disporre di autonomie accettabili.

 
La ricerca va avanti e ora in Cina si sperimentano accumulatori che impiegano elettroliti in soluzione acquosa con catodo in composto bromo-iodio e anodo in alluminio, la cui densità energetica potrebbe arivare a 1.200 Wh/l. Durante la carica la batteria ad acqua immagazzina nello stesso tempo circa 10 volte più energia rispetto alle batterie agli ioni di litio, ma siamo ancora a livello di laboratorio e il processo di verifica nel tempo e industrializzazione potrebbe essere oltremodo lungo. Va da sé comunque che l'elettrolito a base d'acqua darebbe maggiori garanzie di sicurezza in caso di incendio. 


Assai più breve invece il time to market delle batterie a stato solido, più leggere e con una densità energetica prevista tra 360 a 500 Wh/l, mentre un prototipo realizzato dalla Tailan New Energy ha raggiunto i 720 Wh/l.
In particolare, il gruppo SAIC ha annunciato di voler produrre in serie batterie di questo tipo dal 2025, iniziando però con un prodotto semi-solido, la cui densità energetica è limitata a 360 Wh/l, per passare al tutto solido l'anno seguente.
Le nuove unità porrebbero SAIC anni avanti rispetto alle altre Case, specie Toyota, che sperimenta prodotti a stato solido da anni ma non ne prevede la messa in produzione prima del 2030. La cautela è comunque d'obbligo, poiché il settore degli accumulatori è zeppo di presunte scoperte scientifiche che non hanno raggiunto la fattibilità commerciale.


Sullo sfondo resta poi il tema energetico complessivo, quello legato ai meri calcoli matematici. La produzione di energia elettrica ha un rendimento medio attorno al 40%; quello di carica degli accumulatori è del 75%. Ciò significa che la batteria accumula il 30% dell'energia iniziale e postulando il 95% di efficienza del motore elettrico scendiamo al, 28,5%.Valore del tutto paragonabile a quello di un motore a combustione interna.

Nessun commento:

Posta un commento

Distanze

Nell'attesa del nuovo consiglio UE e del suo presidente è sempre più evidente il distacco tra argomentazioni ideologiche e realtà della ...