24 giugno 2019

Nostalgia degli aspirati



Praticamente ogni nuovo motore è turbocompresso, a parte ovviamente gli elettrici. Una strada obbligata per ridurre le emissioni e disporre di quella coppia a basso regime cui ormai ogni automobilista è abituato. Gli aspirati sono quindi sempre meno, relegati a supersportive più o meno di produzione (le ultime Porsche GT3 per esempio) oppure a quasi one off come la Aston Martin Valkyrie. Ma per chi può (e deve potere pareccchio) il club sta per allargarsi con la McLaren che raccoglierà i fasti della mitica F1 degli ani '90, che per ora è conosciuta con il nome di progetto di T.50. Se non c'è il turbo occorre salire con i giri per avere la potenza e se si deve aumentare il regime occorrono più cilindri. Ecco quindi la scelta del V12 (come del resto il motore Aston) che Gordon Murray sta sviluppando. Il fatto che l'auto pesi solo 980 kg aiuta nell'ottica della coppia low end, considerato che il valore massimo è di soli 450 Nm, ma sui giri l'inglese spakka con una linea rossa a 12.100, 1.000 più del V12 Aston; non è stato comunicato però a quale regime siano erogati i 659 cavalli del motore che, contrariamente al fratello brit di 6,5 litri, ha una cilindrata di soli 3.900 cm3, praticamente la stessa del V8 flat plane ubiquo nella produzione McLaren. Consegne dei 100 esemplari dal 2022; prezzo 2 milioni e rotti.

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