28 settembre 2018

Black S, la "bestia" di Infiniti





L'avevamo vista a Ginevra l'anno scorso come concept. Ora è la volta del prototipo, che spara la bellezza di 563 CV: la Infiniti Q60 Black S è l'ibrida più performante del marchio e impiega per la prima volta la tecnologia sviluppata dalla Renault per il suo motore di F1. Sotto il cofano c'è infatti una versione supervitaminizzata del 3 litri V6 biturbo da 400 CV della Red Sport 400, che in questa configurazione acquisisce ben tre motori/generatori per aumentare le prestazioni, sulle quali c'è però ancora silenzio, tranne per lo 0-100 in meno di 4 secondi. In realtà la struttura meccanica è un po' più complessa: i due turbo incorporano infatti un avvolgimento elettrico e sono in grado tanto di recuperare energia in rilascio e frenata quanto di accelerare la girante nelle riprese. Sono questi i derivati dalla F1, gli MGU-H, e rappresentano la tecnologia top di questo tipo di sovralimentazione. C'è poi il terzo sistema elettrico, l' MGU-K, che è collegato alla trasmissione e che funziona come un ibrido tradizionale, recuperando in frenata e contribuendo in accelerazione. Il prelievo techno dalla F1 avviene anche a livello aerodinamico, con l'alettone posteriore in carbonio dal profilo simile a quello dell'ala Monza sviluppata dal team Renault Sport Formula 1, che realizza un ottimale equilibrio tra il carico aerodinamico sul retrotreno e la resistenza al moto. Non ci sono ancora certezze sulle date di produzioine di questa auto-laboratorio, che Infiniti utilizzerà anche in futuro per testare nuove soluzione tecnologiche, ma gira la voce che dal 2020 potremmo vederne qualcuna per strada.

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