01 dicembre 2017

Self driving car? Meglio un robot















Con
tutto 'sto parlare di guida autonoma ci siamo dimenticati dei robot,
oggetto anch'essi di uno sviluppo impetuoso. Cosa c'entrano con la
guida? Beh, il fatto è che sviluppando la loro ciber-intelligenza,
prima o poi finiranno per condividere con gli umani anche passioni ed
emozioni. Perché dunque non potrebbero appassionarsi alla guida?
Fantascienza? Mica tanto, perché Kengoro, un automa sviluppato dal
laboratorio Johou Systems Kougaku (JSK) della scuola di
specializzazione dell'Università di Tokyo, sta proprio imparando a
guidare, con l'obiettivo di essere in grado non solo di accompagnare
a casa i suoi proprietari, ma anche di fornire assistenza ad anziani
e persone con disabilità in genere. L'automobilista robotico
utilizza la tecnologia sviluppata nel laboratorio di ricerca, mentre
il governo della città di Toyota ha fornito due siti pubblici per la
sua formazione. Secondo Masayuki Inaba, professore di robotica presso
l'ateneo di Tokyo, Kengoro potrebbe un giorno servire tanto come
autista quanto come assistente per disabili e anziani. "Ci vuole
un mese anche per un essere umano prima di essere in grado di guidare
una macchina", ha detto Inaba. "Il successo
dell'esperimento potrebbe portare allo sviluppo di un robot
multifunzionale che non solo possa guidare le auto ma anche offrire
supporto".Con i suoi 167 cm di altezza e 56 kg, Kengoro ha un
sistema muscolo-scheletrico simile a quello degli umani e può
muoversi agevolmente grazie ai 116 motori montati sul corpo. Questo
gli consente di guidare un'auto nello stesso modo in cui lo fa un
essere umano, ma con un notevole vantaggio di funzionalità rispetto
a una semplice auto con guida autonoma, dato che può essere usato in
uno spettro assai più ampio di compiti. Insomma, l'alternativa alle
auto self driving potrebbe essere un autista robotico,che può
offrire un'assistenza assai più completa in tutti i sensi. Senza
contare che potrebbe usare le auto così come sono oggi, senza
complicati sistemi aggiuntivi di visione e localizzazione. Quanto
alla interconnessione con gli altri utenti, un robot potrebbe
addirittura fare da hot spot. Forse il futuro delle auto autonome non
sarà così roseo.







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