20 gennaio 2014

Un'oretta e la macchina è pronta



L'estabilishment automobilistico dovrà farci i conti, prima o poi. Parlo di Tabby ultima delle kit car, riedizione in chiave low cost delle auto in scatola di montaggio anglosassoni anni '60 e '70. Qui però le chiavi di lettura sono la riduzione dei costi, la condivisione dell'iniziativa (Tabby è completamente open source e chiunque può migliorare il progetto se ne è capace e se se la sente) e la semplicità: il montaggio richiede infatti soltanto un'ora (guardate il video). L'iniziativa nasce da una joint venture tra Francisco Liu, cinese, un passato in Cagica, Husqvarna e Giugiaro e Ampelio Macchi, ingegnere, Husqvarna, Aprilia; la società che produce il kit si chima OSVehicle (l'acronimo lo capite no?). Il costo, completa di propulsore, che può essere elettrico o ibrido, è attorno ai 6.000 euro,  la capacità richiesta per la costruzione più o meno alla portata di ogni appassionato di bricolage. Ma l'idea è ancora più rivoluzionaria se si pensa al sistema di costruzione in chiave territoriale: niente più fabbriche con prodotti grandi e pesanti da spostare ma una semplice spedizione dei pezzi direttamente all'utilizzatore finale, una sorta di chilometro zero tecnologico. L'auto in realtà è un quadriciclo, si è vista infatti al'ultima EICMA di Milano (l'esposizione motociclistica) e prevede versioni a 2 e 4 posti, struttura per la città o il tempo libero, tetto chiuso o apribile. L'evoluzione prevede anche la possibilità di acquisto del veicolo montato: in questo caso i costi ovviamente aumentano e si perde il plus del chilometro zero, ma non si deve fare la trafila dell'omologazione in proprio.

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