04 dicembre 2013

We are british



Gli inglesi non cambiano mai. Negli anni '70, quando si affacciarono sul mercato le moto nipponiche, la loro reazione fu quella classica secondo lo stile del "decotto" british empire: "Spezzeremo le reni alla concorrenza giapponese": Sappiamo tutti come sia finita. Oggi non esiste più un'industria automobilistica britannnica, eccettuate piccole aziende artigianali come la Morgan. E qui il più puro spirito d'Albione sopravvive intatto. Morgan ha presentato la versione 2014 del suo rinato Threewheeler, il tre ruote che ha permesso il decollo del marchio a cavallo delle gurrre mondiali. Piccole modifiche, robetta. Tipo aver finalmente installato una spia per l'insufficiente livello del fluido freni (peraltro oggetto di un richiamo sulle 1.000 vetture vendute dal debutto nel 2011), oppure aver modificato la geometria di sterzo che in presenza di buche provocava reazioni sul volante così brusche da rischiare di far perdere il controllo. Quisquilie, direbbe Totò, cosucce. Anche il ventilatore per evitare il surriscaldamento del motore in ambito urbano: il bicilindrico a V montato anteriormente non ha un radiatore e in città va arrosto. Le ruote ci sono, tre, il posto per due pure, se piove... vabbè se piove prendete un taxi. Ma insomma, cosa vogliono questi clienti per 35.000 €? Gli diamo pure il bottone di avviamento uguale uguale al tasto di sgancio bombe dei bombardieri Lancaster!!

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