11 dicembre 2013

Ora comanda lei



Chi la capisce è bravo. Parlo della General Motors, quella che fu un tempo la più grande azienda automobilistica al mondo e che pure oggi è messa mica male. Famosa per le scelte che definirei oltranziste, tipo quella di pagare Fiat per non acquistarla qualche anno addietro, poi di puntare diritti versio il baratro sotto la guida di Rick Wagoner e infine di essere finita sotto amministrazione controllata con l'acquisto delle quote da parte del governo. Ora è stato invece designato il successore di Dan Akerman (che lascia ufficialmente per motivi famigliari): Mary Barra, sinora a capo dello sviluppo e da 30anni in azienda. Una scelta bella tosta e rivoluzionaria per quella che forse è la più conservatrice delle big Usa. Che dire, speriamo che la leadership femminile eviti altri danni, tipo ulteriori sovrapposizioni di marchi come Chevy e Opel in Europa o altri salassi per i contribuenti Usa, visto che in soldoni il salvataggio della Government Motors, com'è definita dagli americani, è costato allo stato oltre 10 miliardi di dollari, persi nella rivendita delle azioni GM che al momento vogliono solo gli speculatori.

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