11 febbraio 2014

Combustione anche nel futuro?







Dall'università di Waseda, Giappone, arriva una scoperta che potrebbe rivoluzionare non solo il mondo del'automobile ma quello dell'energia in genere. Il professor Naitoh e il suo gruppo di lavoro hanno infatti messo a punto una nuova teoria termodinamica che si distacca da quella classica, secondo la quale per massimizzare il rendimento di un motore a pistoni occorre aumentarne il rapporto di compressione. Il principio di combustione compressiva da loro sviluppato fa avvenire invece la combinazione di carburante e aria durante la compressione e prescinde dal suo valore massimo ottenuto; permette così di elevare il rendimento dai valori attuali di picco attorno al 30% fino a oltre il 60%, mettendo così i motori a combustione in diretta concorrenza con le celle a combustibile. Il principio, sviluppato con complesse ricerche di fluidodinamica e modelli al supercalcolatore, si applica sia ai motori ad accensione comandata (benzina e Diesel, quindi) sia ai motori a getto; potrebbe quindi migliorare notevolmente il rendimento degli aerei e contribuire così a ridurre inquinamento e consumi. Il lavoro preparatorio sulla combustione compressiva è già stato presentato ufficialmente, mentre parecchi istituti di ricerca stanno acquisendo gli studi per implementarne lo sviluppo industriale.

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