03 dicembre 2013

Solo top le nuove Alfa



Sul fatto che a dichiarazioni Marchionne vada forte non ci piove. Resta però il fatto che l'Alfa Romeo sia scesa sotto le 100.000 unità vendute, cioè sia tornata ai livelli del 1969. Ora arriva la riqualificazione del marchio, che dovrà produrre vetture premium, venderle nel mondo, blablabla. OK, ci crediamo, anche perché stringe il cuore vedere le Alfa ridotte a Mito e Giulietta, che diciamocelo, di premium hanno ben poco. Con il 2014 è statao annunciato il ritorno a una piattaforma a trazione posteriore con un progetto che dovrebbe essrre sviluppato presso la Maserati, a Modena. L'obiettivo è ambizioso: mettersi in competizione diretta con le tedesche, ma già viene ventilato il ricorso alla trazione integrale, fatto che potrebbe inquinare tutto il progetto. Mi spiego: un conto è sviluppare una scocca a trazione posteriore e dopo applicare la 4WD;  un altro partire da una scocca con il motore trasversale e la trazione anteriore e su questa applicare un albero di trasmissione e un rinvio a 90°. Un po' come il caviale e le uova di lompo; sembrano uguali, ma il sapore... Così spero proprio che all'Alfa sia dato un budget sufficiente a sviluppare un progetto che renda merito alla brillante ingegneria automobilistica italiana e non la costringa invece ai soliti mezzucci per tirare fuori qualcosa di decemte. La 4C è certamente un bel progetto (Dallara  e KTM docent), mantenere tutta la produzione su quel livello è però impegnativo e, soprattutto, costoso. E, soprattutto, per risalire sopra quota 100.000 occorre un listino che offra anche prodotti più abbordabili. Ma sempre premium, no?




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